Tutto quello che devi sapere sul Petauro dello zucchero: adozione in Italia, caratteristiche, prezzo, cura e alimentazione.
Minuscolo, notturno e irresistibile: il petauro dello zucchero sta conquistando sempre più appassionati di animali esotici. Ma è davvero possibile adottare un petauro in Italia e tenerlo come animale domestico? E soprattutto: è una buona idea? Tutti i consigli pratici e le accortezze da sapere prima di adottarne uno.

Cos’è il petauro dello zucchero e perché sta diventando così popolare
Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps) è un piccolo marsupiale arboricolo originario dell’Australia, della Nuova Guinea e di alcune isole circostanti. È noto per la sua capacità di planare da un ramo all’altro grazie a una membrana chiamata patagio, che collega gli arti anteriori e posteriori, un po’ come accade negli scoiattoli volanti.
Nonostante le dimensioni ridotte – da adulto misura circa 15-20 cm, a cui si aggiunge la coda – il petauro è un concentrato di energia, intelligenza e socialità. Il suo nome deriva dalla predilezione per cibi dolci, come la linfa degli alberi, il miele e la frutta zuccherina, ma la sua alimentazione, come vedremo, è molto più complessa di così.
Negli ultimi anni è diventato popolare anche in Italia, soprattutto tra chi cerca un animale affettuoso, curioso e diverso dal solito. Ma attenzione: il petauro dello zucchero non è un peluche. È un animale esotico, con esigenze specifiche e delicate. Vive in gruppo, è attivo soprattutto di notte e ha bisogno di interazione quotidiana per rimanere in salute. Tenerne uno solo, senza stimoli o compagnia, può causargli stress, noia e comportamenti problematici.
Si può tenere un petauro dello zucchero in casa? Adozione in Italia
La risposta è sì, in Italia è legale adottare un petauro dello zucchero, ma è fondamentale rispettare alcune regole e requisiti specifici. Essendo classificato come animale esotico, non può essere trattato alla leggera come un criceto o un coniglietto nano.
Dove acquistare un petauro dello zucchero
Per prima cosa, va acquistato esclusivamente da allevatori o negozi autorizzati, che rilasciano un regolare certificato CITES, fondamentale per garantire che l’esemplare non provenga da traffici illegali o catture in natura (pratiche vietate). Questo è il primo passo per garantirsi un petauro sano e legalmente detenibile.
Inoltre, il petauro ha bisogni ambientali e comportamentali molto specifici:
- Spazio verticale: il petauro necessita di una voliera ampia, ben attrezzata con rami, corde e nidi dove possa arrampicarsi e muoversi liberamente. La temperatura ideale per il suo benessere è tra i 22 e i 26 gradi. Sotto i 20°C può iniziare a soffrire, quindi è importante tenere in considerazione l’ambiente domestico.
- Animale notturno: è un animale notturno, quindi sarà attivo soprattutto durante le ore serali e notturne. Se hai una routine quotidiana che non coincide con i suoi orari, devi essere consapevole che il petauro potrebbe non ricevere l’attenzione di cui ha bisogno durante il giorno.
- Non vive da solo: in natura, il petauro vive in gruppi. Tenere un singolo esemplare può causargli stress e solitudine. L’ideale è adottarne almeno una coppia, per permettergli di vivere in un ambiente più naturale e stimolante.
Socializzazione e gestione
Oltre allo spazio e alla compagnia, il petauro necessita di socializzazione costante con l’umano. Non è un animale da “guardare” ma da “gestire attivamente”: ha bisogno di interazione quotidiana, di un ambiente arricchito e di stimoli, proprio come un cane o un gatto. Dovrai essere presente per aiutarlo a sviluppare fiducia e per mantenere il legame che permette di crescere sano e felice
Cosa mangia il petauro dello zucchero? Una dieta complessa e delicata, da non improvvisare mai
Nonostante il nome, che potrebbe far pensare a un animale amante dello zucchero, la dieta del petauro dello zucchero è molto più complessa e articolata. In natura, questo piccolo marsupiale si nutre di una varietà di alimenti che vanno ben oltre la frutta dolce.
In natura, il petauro dello zucchero, infatti, si nutre principalmente di:
- Linfa e nettare degli alberi (principalmente eucalipto e acacia)
- Frutta matura, ma in piccole quantità
- Insetti, come grilli, larve e cavallette
- Piccoli vertebrati occasionalmente
- Fiori, foglie e polline
La sua alimentazione è quindi ricca di proteine, zuccheri naturali e fibre, ma anche di sali minerali e vitamine provenienti da fonti vegetali e animali. In cattività, è essenziale ricostruire una dieta che si avvicini il più possibile a quella naturale, per evitare problemi di salute. La base della sua alimentazione dovrà essere composta da:
- Una fonte proteica, come insetti (grilli o larve), uova sode o pappe proteiche specifiche per animali esotici
- Verdure fresche, cotte o crude, come carote, zucchine e cetrioli
- Frutta fresca, come mele, mango e melone, ma in quantità contenute, poiché il petauro tende a prendere peso facilmente
- Integrazioni vitaminiche e minerali, per garantire che l’animale riceva tutti i nutrienti di cui ha bisogno (questo aspetto va discusso con un veterinario esperto in animali esotici)
Cibi da evitare
Nonostante la sua predilezione per cibi zuccherini, ci sono molti alimenti che sono assolutamente vietati per il petauro dello zucchero, poiché possono risultare tossici. Tra questi ci sono:
- Avocado
- Cioccolato
- Aglio e cipolla
- Uva e uvetta
- Semi e noccioli
Questi alimenti possono causare gravi problemi di salute e, in alcuni casi, anche la morte dell’animale.
Importanza della dieta equilibrata
Il petauro dello zucchero ha un metabolismo molto sensibile: sbalzi nella dieta o carenze nutrizionali possono portare rapidamente a disturbi, come problemi di crescita, debolezza, o malformazioni. È quindi fondamentale non improvvisare l’alimentazione e seguire un regime ben strutturato, magari con l’aiuto di un esperto che possa fornire consigli personalizzati in base alle necessità dell’animale.

Quanto costa adottare e mantenere un petauro dello zucchero
Il prezzo per un petauro dello zucchero varia in genere tra i 150 e i 300 euro. Tuttavia, essendo il petauro è un animale estremamente sociale, il consiglio è di adottarne almeno due, portando la spesa iniziale a circa 300-600 euro. A questi si aggiungono i costi per l’allestimento, che rappresentano una voce importante ma imprescindibile. La gabbia deve essere alta e spaziosa, con accessori che stimolino il movimento e il comportamento naturale del petauro.
L’investimento iniziale può comprendere:
- Voliera verticale: da 100 a 250 euro, a seconda della qualità e delle dimensioni
- Nidi, rami, corde e giochi: tra 50 e 100 euro
- Accessori vari (beverini, ciotole, ruote, tunnel, ecc.): 20-50 euro
- Alimentazione: 30 e 50 euro al mese, a seconda della qualità e varietà degli alimenti scelti
A tutto questo va aggiunta la voce “veterinario”, che non è accessoria ma fondamentale.
- Visite di controllo annuali: 50-70 euro
- Esami o trattamenti occasionali: fino a 100-150 euro l’anno, o di più in caso di problemi
Infine, possono esserci spese accessorie legate alla stagione o alla crescita dell’animale: lampade riscaldanti nei mesi freddi, trasportini, materiali per la pulizia, o addirittura una seconda gabbia se il numero degli esemplari aumenta.
In sintesi: l’adozione e la gestione corretta di due petauri può richiedere una spesa iniziale che supera i 500 euro, con un mantenimento mensile che si aggira attorno ai 40-70 euro. Non si tratta di un animale “economico”, ma di un impegno concreto e continuo, da valutare bene prima di lasciarsi incantare dal suo aspetto irresistibile.
Quanto vive un petauro dello zucchero e cosa aspettarsi nel lungo periodo
Il petauro dello zucchero ha un’aspettativa di vita che può sorprendere chi lo considera un “animaletto” da compagnia come tanti. In natura, a causa dei predatori e delle condizioni ambientali, raramente supera i 5-6 anni. In cattività, invece, se allevato correttamente e seguito da un veterinario esperto, può vivere fino a 12-14 anni.
Questo significa che adottarlo non è una scelta a breve termine. Richiede continuità, presenza, costanza. Non è raro che crei un legame profondo con il proprio umano, arrivando a riconoscerne la voce e le abitudini, ma questo affetto non nasce in un mese: si costruisce nel tempo, con rispetto e pazienza.
Il ciclo di vita del petauro attraversa diverse fasi:
- Giovane (da 0 a 2 anni): è molto attivo, esplorativo e curioso. La sua energia è inesauribile, e in questo periodo di crescita ha bisogno di tantissimi stimoli fisici e mentali.
- Adulto (da 2 a 7 anni): in questa fase è più equilibrato, ma mantiene ancora una notevole vivacità. È il momento migliore per socializzare con lui, creare un legame profondo e godere della sua compagnia.
- Anziano (da 7 anni in poi): se ben accudito, può rallentare un po’ e diventare più sedentario. Potrebbe soffrire di malformazioni dovute all’età e avere bisogno di controlli veterinari più frequenti.
Prima di adottarlo, è giusto porsi le domande corrette: ho lo spazio? Il tempo? Le energie per gestirlo bene per dieci o più anni? Se la risposta è sì, il petauro dello zucchero potrebbe davvero diventare un compagno speciale, con cui condividere notti silenziose e momenti di sorprendente intimità.

Sono Cinzia, CEO e SEO Copywriter di Tratto Rosa. Gestisco la strategia del sito, coordino il team editoriale e ottimizzo i contenuti per migliorarne la visibilità online.