Questa rubrica è nata per parlare dell’essere mamma, della gravidanza, dei momenti e del tempo che passiamo coi nostri piccoli.
Ma SEI MAMMA, viene letto da donne non solo da mamme.
Ieri, parlando con un amica mi sono venuti in mente un sacco di argomenti che vorrei trattare, ma essendo molto delicati prometto di affrontarli nel modo più semplice e indolore possibile.
La gravidanza è quel meraviglioso viaggio che ti porta a stringere il tuo cucciolo fra le braccia, o per lo meno dovrebbe. Perchè ci sono MAMME che poi i loro bambini non li stringeranno , MAMME che a metà percorso si
sentono dire che qualcosa è andato storto, donne che vorrebbero tanto diventare mamme… e non ci riescono.
La gravidanza dovrebbe essere il dono più bello e più facile da ricevere , ma non è cosi.
Certe volte è un fatto biologico, certe volte un fatto economico, alcune volte si trova il compagno della propria vita tardi e quando si prova ad avere un cucciolotto il nostro corpo non risponde come vorremmo. Alcune volte… quelle linee positive non arrivano e basta. Nonostante abbiate avuto rapporti nei giorni SI, nonostante l ginecologa abbia detto che i follicoli ci sono, nonostante tutto sembra filare liscio come l’olio quelle maledette “rosse”arrivano, ogni mese e quando ti illudi di avere un ritardo e fai il test, arrivano dopo qualche ora.
Tutte le tue amiche ti annunciano che sono in attesa, e tu sei a metà fra la gioia e qualla dannata frase che ti perseguita: MA CHE CAVOLO HO IO CHE NON VA? PERCHE’ A TUTTE E NON A ME?
Non è gelosia, sei felice per la tua amica, per la sua famiglia che si allarga, ma sei un essere umano e il tuo cuore piano piano si chiude e soffre in silenzio.
La sera su real time ti fai un piano guardando le trasmissioni ostetriche, vai in ospedale a trovare la tua amica e mentre lei si lamenta dei punti, delle spinte e del mal di patata, tu preghi Dio di averle tutte… pure le 48 ore di travaglio, pure il cesareo pur di vivere quell’emozione stupenda che è la maternità.
E poi un giorno, quando meno te l’aspetti ARRIVA, arrivano quelle due linee rosse, arrivano le beta positive e arrivano quando non ci pensi più, quando la vita e il buon Dio decidono di farti un regalo, quando tutto sembra perduto anche tu vivi il tuo sogno.
Ma non dimentichi, non dimentichi che dietro a quella gioia c’è una sofferenza, un percorso lungo fatto di lacrime, di cuscini che fermavano il dolore, fatto di amiche con cui hai condiviso il tuo tormento, già… quelle amiche a cui hai timore di dire che stai per diventare mamma e non vuoi ferire, perché sai cosa si prova a sentirsi dire AMICA ASPETTO UN BAMBINO!
Ti fai forza, e dopo quelle 12 settimane, o anche prima (perché parliamoci chiaro, aspettare 12 settimane è un inferno), glielo dici. E lei è felice per te, tu lo sai che è davvero felice per te, perché lo senti, perché avete condiviso insieme tanti dolori.
Ti sta vicino tutta la gravidanza, ti chiede le foto del cucciolo… e un giorno ti manda un messaggio, QUEL MESSAGGIO…
AMICA NON POSSO RESISTERE, ASPETTO UN BAMBINO
E tu piangi, piangi di gioia, perchè finalmente anche lei vive quella sensazion meravigliosa… E tu fai la veterana rompendo le scatole: “amica mia riposati! Amica mia ma la traslucenza la fai? Sei a metà strada è tempo di morfologica!! amica non mangiare la gorgonzola anche se lo desideri cavolo!!! Amica se non sei serena chiama il ginecologo, perché tu devi ESSERE SERENA, I CUCCIOLI LO SENTONO”
Eh si, i cuccioli, perché questo post amica mia lo dedico a te, a te che anche se distante mi sei stata vicina sempre e oggi vivi la tua, anzi la vostra doppia gioia.
Lo sai benissimo che parlo di te, non c’è bisogno di fare nomi.
Care donne, diventare mamma non sempre è facile, certe volte sembra impossibile. Essere mamma non è partorire un figlio. Essere mamma va ben oltre, e sono sicura che ognuna di noi può trovare il modo di esserlo.
Il mio augurio è che tutte le donne che lo desiderano possano presto diventarlo, che le coppie che soffrono in questo dolore possano ritrovarsi ed essere più uniti di prima, un figlio o la ricerca di un figlio devono unire non separare.
E con una lacrima che mi riga il viso vi abbraccio, Valentina Caddeo.