Una lettura per evadere dalle temperature di quest’estate torrida, “Di verde vestita” ci porta in Norvegia.

Una crociera nei fiordi, i paesaggi della Norvegia ad aprile, un ex soldato prigioniero del suo passato e una ragazza cui hanno spezzato il cuore. Di verde vestita, il nuovo romanzo di Marta Mancuso possiede tutti gli ingredienti per un libro di piacevole lettura, un viaggio nei sentimenti alla scoperta di un nuovo se stessi.

Di verde vestita

Titolo: Di verde vestita
Autore: Marta Mancuso
Genere: Romanzo rosa 
Editore: Self Publishing 
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Trama:

Può, un amore nato dall’inganno, rivelarsi autentico?

Questa è la storia di Bice, venticinquenne italiana. Appena uscita da una delusione sentimentale, non ha alcuna intenzione di rimettersi in gioco, finché i fiordi della Norvegia non le presentano lui.
Sì, perché questa è anche la storia di Einar, ventisettenne norvegese. Ex soldato che non ha ancora chiuso i conti col passato, non può lasciarsi sfuggire l’occasione di abbracciare la tanto agognata libertà.
Infine, questa è la storia della terra di verde vestita. Un luogo in cui l’uomo vive in simbiosi con la natura, un Paese in cui riscoprirsi e… innamorarsi.

Recensione:

Aprile in Norvegia è un periodo più mite che l’inverno ma può riservare degli imprevisti (piacevoli o meno dipende dai punti di vista!), lo scopre ben presto Bice, la protagonista di “Di verde vestita” che si alterna nella narrazione a Einar, l’ex soldato con un passato difficile. Anche Bice sta affrontando un brutto momento per via di una delusione sentimentale, per questo decide di lasciare tutto e rifugiarsi in una crociera nei fiordi. Nessuno dei due era previsto nella vita dell’altro, ma per una serie di inaspettate coincidenze ci si ritrovano. 

Il passato di Einar è il vero elemento “mistero” in questo romanzo di Marta Mancuso.

Quattro anni prima, in Afghanistan dove prestava servizio militare, è accaduto qualcosa che ancora lo tormenta, per scorprirlo l’autrice ci concede dei flashback che alla fine ci porteranno a completare il quadro. La doppia narrazione al presente consente al lettore di conoscere meglio i protagonisti, di sentirli più vicini, due caratteri diversi forgiati da esperienze di vita diverse che, forse, avrebbero meritato un maggiore approfondimento. Questo però non significa che la parte introspettiva sia carente, anzi, semmai un filo predominante a scapito dei dialoghi e del ritmo. Avrei preferito un maggiore scambio verbale tra Einar e Bice, che si raccontassero di più attraverso il dialogo, che lo facessero anche con gli altri personaggi secondari.

La storia si dipana in un periodo complessivo efficace perché nascano dei legami d’amore o di amicizia, solo che in molti casi diventano dato di fatto senza che il lettore abbia davvero la sensazione di aver assistito a uno sviluppo, a una crescita graduale. La descrizione dei paesaggi è accurata, suggestiva, ho apprezzato che l’autrice abbia inserito interessanti tradizioni norvegesi che non conoscevo, non ho invece inquadrato i personaggi secondari. Tra i protagonisti tuttavia non mancano e si percepiscono bene passione e attrazione. 

L’editing è curato e preciso come l’impaginazione impreziosita dalle fotografie scattate dal marito dell’autrice. Consiglio Di verde vestita a chi sta cercando una storia second chance, romantica e di rinascita, ambientata in una terra affascinante che stupisce a ogni scorcio come la Norvegia.

 

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