Buongiorno trattine! Oggi vi parlo di Meraviglia di Francesco Vidotto, edito da Mondadori. Un romanzo che viene dal vero, che tocca temi profondi e che li trasforma in quella che è la meraviglia della vita.
SINOSSI
Storia di un amore implacabile, di una ricerca intima a dispetto di tutto, “Meraviglia” ci accompagna negli anni difficili della formazione di un adolescente, che non eccelle, che non è ammirato, che fatica a individuare i propri contorni, ma che proprio nell’accettazione di sé e degli eventi riuscirà a trovare il senso di una vita che, seppur sghemba, gli appartiene profondamente. Lorenzo è nato e cresciuto tra le Dolomiti, in un piccolo paese nel cuore dei Monti Pallidi. Ama la propria vita immersa nella natura e mai la vorrebbe cambiare, senonché il lavoro del padre lo costringe a trasferirsi in città proprio quando è il momento di iniziare le scuole superiori. Gli tocca frequentare un liceo di cemento grigio che quel suo piccolo paese avrebbe potuto contenerlo tutto quanto. Ogni cosa cambia.
Lorenzo si sente fuori posto: straniero nella nuova vita ed estraneo a ciò che gli altri si aspettano da lui. I genitori insistono nel pretendere dei risultati scolastici che stentano ad arrivare, senza capire il suo disagio. Persino gli insegnanti lo abbandonano nell’indifferenza, al pari di un naufrago, e lui rimane in silenzio, al banco, in attesa che il tempo trascorra. Poi un giorno arriva Lavinia: Lavinia che è bella e ha gli occhi talmente neri che è impossibile distinguerne le pupille; Lavinia che è forte e lo salva da un branco di bulli; Lavinia che gira per la città in bicicletta coi suoi maglioni extralarge e il cappellaccio nero; Lavinia che va sempre al cuore delle cose; Lavinia che gli insegna a percepire la musica delle parole, a vivere di storie. L’amicizia che nasce tra loro è un sentimento forte e raro, capace di farli sentire completi. Ma la vita di lei nasconde ombre che oscurano ogni luce, ombre che trascinano in abissi troppo profondi. Insieme ci provano a sopravvivere, ad aggrapparsi a questa amicizia che per Lorenzo è molto di più: è amore. Amore bruciante e assoluto…
RECENSIONE
Gli anni di formazione e sviluppo sono anni fondamentali nel processo evolutivo di una persona. Sono gli anni che determinano non di certo chi diventeremo nell’avvenire, ma chi saremo. Non è dato sapere infatti se studiando diventeremo dei professionisti in carriera, ma di sicuro potremo essere a conoscenza di come affronteremo la vita, se con prontezza di spirito o se ci lasceremo travolgere dagli eventi.
Lorenzo e Lavinia sono due anime in contraddizione, che tuttavia si completano per la loro complementarietà. Hanno un background differente, un’ educazione differente, un modo di approcciarsi alla vita differente. Si cercano eppure si respingono, capendo che non possono vivere ad incastro. Troppi pezzi del puzzle non combaciano, perché continuano a metterli storti. Ed avvenimenti crudeli li distanziano ogni giorno di più.
Se tutto ciò accade è perchè Lorenzo ha una famiglia alle spalle che lo protegge, lo indirizza, lo sprona. Lavinia questa famiglia l’ha vista, invece, sgretolarsi sotto i suoi occhi, consumarsi di pena e di rabbia repressa, sfinirsi di gesti sconsiderati. Lavinia è abbandonata a sé stessa, come un imbarcazione in balia delle onde.
Travolta dai flutti, Lavinia non riesce a riemergere, riuscendo a stento a respirare in un mare di guai. Lorenzo, vive una vita parallela, cercando di far emergere la sua personalità e acquistando nuova consapevolezza di sé. Lorenzo è quello che da eventi spiacevoli riesce a trarne una Meraviglia sempre e comunque, sfidando il tempo, lo spazio e la diffidenza. Lorenzo è colui che ce la fa, nonostante tutto. Nonostante fosse stato un adolescente imbranato, insicuro e disadattato. E’ quel ragazzo che ha appreso e conservato per migliorarsi e progredire.
Lavinia e Lorenzo, benché vivano in modo diverso e talvolta distante, si cercano continuamente in un altalena di incontri che li tormentano ma che li completano. C’è una sorta di telefono senza filo invisibile che li chiama al momento opportuno e li pone uno di fronte all’altro. E anche quando il loro legame si spezza del tutto, il filo continua a legarli in un modo diverso, in un miracolo che è solo la meraviglia della loro essenza più vera.
Questo romanzo è emozionante e toccante come pochi romanzi che si leggono di questi tempi. Con un linguaggio semplice e fluido, “Meraviglia”, si legge tutto d’un fiato e si assorbe non senza sofferenza ed empatia. Ha una struttura lineare ed un intreccio supportato da eventi e colpi di scena che lo rendono stimolante e logico nel suo interno. Non ci sono contraddizioni o falle di sorta, ma solo una psicologia dei personaggi ben delineata e coerentemente sviluppata. E poi c’è il giusto epilogo, quello che non ti aspetti, ma che ti lascia senza fiato.
xoxo Marylla