“Silence”, il Thriller inquietante scritto da Tim Lebbon ed edito da Newton Compton. L’ho letto, e adesso vi dirò cosa ne penso!
Titolo: Silence
Autore: Tim Lebbon
Casa editrice: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 29 Novembre 2018
Genere: Thriller / Horror
Store d’acquisto: Amazon
Trama:
Un libro che sa tenerti incollato alle sue pagine fino a notte fonda
L’unica speranza per sopravvivere è rimanere in perfetto silenzio
Un terribile flagello dilaga in Europa e l’unica speranza per sopravvivere è rimanere in perfetto silenzio… Nell’oscurità di una fitta rete di grotte sotterranee, vivono creature cieche, abilissime nella caccia. Grazie al loro udito sono in grado di individuare e catturare qualunque preda. I cunicoli sigillati hanno trattenuto per secoli la loro furia, fino a che una spedizione speleologica in Ucraina, in diretta televisiva, non apre un varco, scoperchiando quell’ecosistema come un vaso di Pandora. A emergere dalle tenebre è uno sciame di creature feroci, simili a pipistrelli, che in un attimo si avventa sul gruppo di scienziati. Le telecamere continuano a riprendere per ore lo scempio, offrendo uno spettacolo raccapricciante. Due testimoni della carne¬ficina sono Ally e suo padre Huw, incollati davanti allo schermo. Se la minaccia dovesse diffondersi in tutta Europa nessuno sarebbe più al sicuro. Perché gridare, persino sussurrare, può rivelarsi fatale. Ally, affetta da sordità, è abituata a vivere in silenzio. E adesso, la sua abilità è l’unica speranza di salvezza per la sua famiglia: dovrà riuscire a trovare un posto sicuro per aspettare la ¬fine del pericolo. Ma avrà davvero fine? E in quale mondo sarà costretta a vivere?
Recensione:
Il mondo sta cambiando. I mostri sono ovunque e l’unica regola è fare silenzio. Non fare rumore, non parlare, non urlare, non attirare la loro attenzione. Per quanto riuscirai a vivere nel silenzio?
“C’era da aspettarselo da anni. La madre terra sta per inghiottirci tutti.”
Da amante dei Thriller e degli Horror non potevo assolutamente farmi scappare questo romanzo. E ne sono più che soddisfatta, tanto da essersi aggiudicato il primo posto tra tutti quelli recensiti fino a questo momento.
Iniziamo con il dire le cose come stanno.
Silence, di Tim Lebbon, è inquietante. Non dico che mi ha terrorizzato – per una persona cresciuta a pane e Stephen King è difficile spaventarsi – ma rabbrividire si.
Silence è ambientato in Inghilterra, e riconoscere alcuni luoghi che conosco tra quelle pagine, è stato interessante. Questo, e la bravura dello scrittore, hanno fatto si che mi sentissi letteralmente parte di quel libro. Che avessi paura con i protagonisti. Che mi sentissi in pericolo come loro.
Ho letteralmente divorato il libro, terminandolo nel giro di pochissimi giorni.
Ogni volta che ero costretta a bloccare la lettura non riuscivo a non chiedermi cosa sarebbe successo nelle prossime pagine, nel prossimo capitolo.
Lo stile di scrittura varia dalla prima persona alla terza – inusuale in un romanzo e, sebbene normalmente io non sia una fan sfegatata della prima persona, non posso negare che abbia trovato piacevole questo cambio, tanto da farmela apprezzare – a seconda il punto di vista del personaggio che, in verità, sono soltanto due.
Ally, una ragazzina che, a causa di un incidente automobilistico, ha perso l’udito ed il padre.
La famiglia è al centro del romanzo, con sempre la presenza delle vespe. Quelle creature, quei mostri, che uccidono qualsiasi cosa faccia il minimo rumore.
“Facebook, Twitter, BBC news e altri, erano tutti pieni di aggiornamenti sulle vespe. Divorati dalle vespe, proprio come facevano quelle creature”.
I personaggi, seppur non troppo approfonditi a mio parere , sono strutturati benissimo. È impossibile non tifare per loro. Non soffrire per loro. Non provare paura con Ally. Piangere con lei durante gli addi. Più volte – soprattutto un paio, che non vi svelerò – sentivo gli occhi bruciare, perché non sei mai pronto a quello che succede.
“Il rumore le attira. Restate in silenzio. Restate vivi.”
La presenza della morte, del sangue, della paura, trasuda da ogni pagina.
Ogni aggiornamento sulle vespe, ogni aggiornamento sulla situazione che il mondo vive in quel momento e la lista dei morti che si allunga ad ogni attimo provoca ansia, paura, angoscia. E mentre leggevo non potevo fare a meno di pensare cosa accadrebbe al mondo reale, come lo conosciamo noi, durante una catastrofe del genere.
Riusciremmo davvero a fare silenzio? O moriremmo sotto i denti aguzzi delle creature?
Ambra Ferraro