“Spiacente, non sei il mio tipo” è il nuovo romanzo di Anna Zarlenga. Per me, una piacevolissima, quanto divertente, scoperta.
Titolo: Spiacente, non sei il mio tipo.
Autore: Anna Zarlenga.
Genere: Romanzo rosa.
Editore: Newton Compton
Trama
Sara e Teo non potrebbero essere più diversi. Lei lavora come ricercatrice all’università, lui è un figlio di papà che presto o tardi erediterà una casa di produzione televisiva. Lei è bassina, ha forme morbide ed è poco appariscente, lui è il classico playboy sbruffone. In sostanza non hanno nulla in comune se non, a quanto pare, un’indiscussa antipatia per i matrimoni. Ed è proprio a una cerimonia di nozze che si conoscono e hanno modo di trovarsi insopportabili a vicenda. La reciproca e dichiarata incompatibilità non impedisce loro di dare inizio a un battibecco che li porta, un po’ per sfida, un po’ per gioco, a oltrepassare il limite… Ma nessuno dei due dà peso alla cosa: sono perfettamente consapevoli di non piacersi e che non si incontreranno mai più.
I piani del destino sono però ben altri. Dopo una vita passata a dissipare soldi senza realizzare granché, Teo è costretto dal padre a riprendere a frequentare l’università: in caso contrario potrà dire addio al suo lavoro nell’azienda di famiglia. E il caso vuole che una delle sue docenti sia proprio l’insopportabile ragazza conosciuta mesi prima a un matrimonio…
Recensione
Vi siete mai chiesti come potreste reagire davanti alla vostra nemesi? D’accordo, si dice che gli opposti si attraggono, ma quando non si sopporta / minimamente / quell’opposto, allora cosa si fa? Probabilmente il primo istinto sarebbe quello di dare di matto. Con la poca calma che mi ritrovo in certe occasioni, di sicuro non perderei tempo per assestargli una bella testata nelle gengive e passare oltre. Ma anche se uno dei due protagonisti lo avesse fatto, qualcosa mi dice che non sarebbe cambiato niente. Per quanto tu possa liberarti facilmente di una persona che detesti, ribellarsi al destino è decisamente più difficile. E il destino in questo romanzo è un vero bastardo. Trova sempre il modo di scivolare e insinuarsi nella loro vita, stravolgere i piani e talvolta anche i pensieri, costringendoli ad incontrarsi. Vedersi. Odiarsi e sopportarsi.
Adesso soffermatevi a pensare al vostro opposto. Colui o colei che dice nero, quando voi dite bianco. Si, quando dite no. Notte, se per voi è giorno e così dicendo. Questo è quello che succede tra Sara e Teo, e queste sono le situazioni che mettono a dura prova i loro nervi. Eppure, il loro modo di / non / andare d’accordo diventa la parte più divertente e interessante dell’intero romanzo. Ci si chiede di continuo quali saranno le prossime frecciatine o il motivo della prossima discussione. Tra le critiche che si rivolgono a vicenda, “Spiacente, non se il mio tipo”, non è solo un romanzo caratterizzato da isterismi. Troviamo tante dinamiche, tanti rapporti umani, tante situazioni che verranno sbrogliate via via.
Ha un profumo delicato, sembra il talco
che si mette ai bambini. È un profumo
angelico, assolutamente in contrasto con
lei, che è un diavolo sceso in terra.
I personaggi mi sono piaciuti molto. Anna Zarlenga è stata davvero molto brava nel caratterizzarli e renderli totalmente diversi uno dall’altro. Lei è più pacata, studiosa, con degli obiettivi. Sa esattamente cosa vuole fare nel suo futuro. Lui, invece, prende la vita più sottobraccio, con meno serietà ed oltre ad essere egocentrico è anche il personaggio più divertente. Leggendo “Spiacente, non sei il mio tipo”, mi sono ritrovata per più di un’occasione a ridere. Ci sono quei momenti, quei siparietti, che non ti aspetti minimamente e che ti portano a ridere divertita, proprio per la loro assurdità, in modo positivo, e per la loro imprevedibilità.
Scorrevole, interessante, divertente e passionale. Vi consiglio assolutamente questo nuovo romanzo di Anna Zarlenga. E se ancora non sono riuscita a convincervi, vi lascio un’estratto criptico. Uno di quelli che mi hanno fatto ridere davvero tanto, ma che per cogliere a pieno dovrete leggere il libro.
«Quindi cosa mi stai dicendo esattamente?
Che mi vuoi solo usare per raggiungere
i tuoi obiettivi?»[ . . . ]
«Sto dicendo che io da solo sono un emerito
imbecille, mentre con te sono un ornitorinco. »
Linda.
Mi chiamo Linda e sono nata la domenica successiva alla prima luna piena post equinozio di primavera, più comunemente chiamata “la notte di Pasqua”, per intenderci, ma dirlo in modo esteso lo rende più “stravagante”.
Amo leggere, l’arte in genere e gli animali.