“Dopotutto, se ami qualcuno, lo lasci andare…” Sarà davvero così? “Respect” è l’ultimo romance di Jay Crownover, in uscita a San Valentino.
Titolo: Respect
Autrice: Jay Crownover
Genere: Romance contemporaneo/Erotico
Casa editrice: Newton Compton Editori
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Trama:
C’era una volta la bellissima principessa Karsen. La sua, però, non è una favola come le altre. Karsen viveva in un regno di malvagità e corruzione, ma al riparo dagli orrori del mondo. Ignara della sofferenza, la principessa era innamorata della città che bruciava intorno a lei, ne amava gli angoli oscuri, le ombre spaventose. Fu così che consegnò il suo cuore nelle mani di un uomo pericoloso e violento, sorda ai suoi avvertimenti: lui diceva di non meritarla, ma lei non voleva credergli. Nonostante la sua indole brutale, quando erano insieme lui si dimostrava attento e premuroso. Karsen doveva sapere che l’oscurità avrebbe inghiottito la città e l’uomo che amava, ma il dolore per il suo tradimento fu tale che si trovò costretta a fuggire, con il cuore spezzato.
Gettò via la corona sperando di riuscire a dimenticare e lasciarsi tutto alle spalle. Ma nel regno oscuro di questa favola, la famiglia è tutto. E Karsen non ha altra scelta se non tornare indietro. Ora, però, non è più un’ingenua principessa…
Recensione:
“Non puoi avere amore senza rispetto, e
tu non mi hai mai rispettato nel modo in
cui lo facevo io”.
“Respect” è il terzo volume della serie “The Point” di Jay Crownover, titolo azzeccatissimo, dato che tutto il romanzo è basato sul rispetto. Lo stesso, ahimè non posso dire della copertina: le fattezze della modella che vediamo sullo sfondo nero non si avvicinano nemmeno a quelle di Karsen, che è bionda.
La nostra protagonista è una sopravvissuta. Vive a The Point, dove la povertà, la droga e la malavita regnano, viene da una famiglia assai problematica, eppure è ancora tutta intera e ha studiato, grazie al cognato che ha salvato lei e la sorella e garantisce loro uno stile di vita lussuoso. Karsen è molto legata alla famiglia e alla sua città, in cui luci e ombre si inseguono, forse preferisce guardare dall’altra parte mentre illeciti di ogni sorta e violenze di consumano sotto il suo naso. Più di tutto, però, la giovane protagonista ama Noah Booker, il tirapiedi del boss locale, di dieci anni più grande di lei. Purtroppo, proprio il giorno del suo diciottesimo compleanno, Booker la tradisce e Karsen decide di mettere tra loro quanta più distanza possibile. La giovane si rifà una vita in Colorado, studia legge, si crede al sicuro e fuori dal controllo del possessivo cognato. Ma le radici, imperative, presto la richiameranno a The Point e Booker si getterà ai suoi piedi, pronto a chiederle perdono. Perché, allora, avvengono “strani” incidenti? Chi minaccia ancora le loro esistenze?
“Non mi era mai passato per la mente
che avrebbe avuto bisogno di essere
salvata dalla sua nuova vita noiosa.”
La narrazione di “Respect” spetta a due differenti punti di vista, quello di Karsen e quello di Booker. L’ultimo mi è sembrato più credibile del primo.
Noah Booker ha appena trentadue anni ma se ne sente addosso almeno sessanta, ha vissuto a braccetto col pericolo, ha patito il disamore per mano materna e per tutta la sua vita ha cercato di guadagnarsi favori e rispetto. Certo, non credevo che lo scagnozzo di un boss della malavita potesse essere tanto sentimentale e romantico, ma è evidente che in Booker criminalità, cicatrici, pallottole e trasporto amoroso possono convivere più o meno pacificamente. Ciò che Noah adesso cerca è l’unico rispetto di cui veramente gli importi: quello di Karsen.
Dall’altra parte abbiamo lei, Karsen appunto, che ora è una giovane donna (tra l’incipit e il resto del romance c’è un salto temporale di quattro anni) che non sa ancora quello che vuole. Dentro di sé sa di volere Booker malgrado il suo tradimento, però. Il suo personaggio non mi ha entusiasmata molto: non fa distinzioni tra giusto e sbagliato. A sua discolpa va detto che si tratta di un confine morale piuttosto labile, com’è normale, essendo la serie The Point incentrata sulla malavita. Infine, l’ho vista incosciente e spaccona, perché per tutto il tempo si atteggia a vera dura in situazioni di pericolo ma in realtà non è in grado di difendersi da sola.
Mi aspettavo senz’altro un romanzo diverso. Le scene hot sono dettagliate e si avvalgono di termini espliciti, che mi fanno classificare “Respect” nella categoria erotica, piuttosto che in quella rosa. Non sono mai riuscita a percepire davvero il pericolo che i protagonisti e gli altri personaggi stavano correndo, e non è chiaro in che tipo di traffici illeciti siano coinvolti. In sostanza, se da una parte il libro è fin troppo crudo, dall’altra offre una visione assai edulcorata della delinquenza.
Il testo cerca di essere incisivo ma in alcuni punti finisce per diventare ripetitivo, non manca qualche improprietà nella traduzione che tuttavia non inficia la lettura.
Alessia Garbo.