“Due cuori in affitto” è l’ultima scoppiettante commedia romantica di Felicia Kingsley.
Titolo: Due cuori in affitto
Autrice: Felicia Kingsley
Genere: Chicklit/Commedia romantica
Casa editrice: Newton Compton Editori
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Trama:
Summer ha ventisette anni ed è californiana. Blake ne ha quasi trentatré ed è newyorkese fino al midollo. Lei aspira a diventare sceneggiatrice, ma per ora è solo assistente del direttore di produzione di una serie tv. Lui è uno scrittore da svariati milioni di copie e i suoi bestseller sono sempre in classifca sul «New York Times». Summer è fidanzata con un uomo molto più grande di lei, mentre Blake è un consumato casanova e nel suo letto entrano ed escono pop-star, attrici e modelle. Lei è una persona ordinata, precisa e mattiniera, fa yoga e beve tè verde; lui fa colazione con un Bloody Mary e due Marlboro, vive nel caos e non si sveglia mai prima delle due del pomeriggio. Summer e Blake non hanno proprio niente in comune, a parte una casa delle vacanze che per un mancato passaggio di informazioni è stata affittata a entrambi. Uno dei due se ne deve andare, ma entrambi hanno ottime ragioni per restare. E le ragioni potrebbero aumentare con il passare dei giorni…
Recensione:
“Ero solo una scommessa
da vincere.”
Con “Due cuori in affitto” direi che possiamo inaugurare la stagione delle letture da ombrellone (per l’ambientazione prettamente estiva), anche se questo romanzo è perfetto in qualsiasi periodo dell’anno. È una di quelle letture capace di scaldare il cuore e infondere vibrazioni positive nell’animo del lettore. Summer è una salutista e vive a Los Angeles. Sogna di diventare una sceneggiatrice ma per il momento si accontenta di fare l’assistente allo showrunner di The Elite, una serie televisiva. Sta da due anni con George, un uomo più grande di lei, che ha stroncato tutti i romanzi di Blake. Ebbene sì, Blake è un autore da milioni di copie e non uno dei suoi libri è stato approvato dal fidanzato di Summer. Cambia donne come cambia i calzini e conduce una vita piuttosto sregolata, a base di alcool e sigarette.
A causa di un malinteso, i due, lui impegnato nella stesura del suo prossimo romanzo e lei per le riprese dello show, si troveranno costretti a condividere una villa negli Hamptons. Da qui, come in ogni chicklit che si rispetti, parte tutta una serie di equivoci divertenti. E di imprevisti. Mentre l’attrazione tra Summer e Blake, loro malgrado, aumenta a dismisura.
“Sono così sconvolta che il cellulare di
George, che ho ancora in mano, mi cade
per terra. Oh-oh. Non mi serve leggere l’ultimo
articolo di George su <Usa Today> per sapere
che il mio compagno detesta Blake Avery e il
suo lavoro fin dagli esordi, e che l’autore qui
presente ha collezionato una serie di
stroncature, da parte sua.”
Diciamo che di motivi per non tollerare Blake, Summer ne ha. Pienamente ricambiata, oltretutto. Ognuno vede l’altro come un invasore, come la propria nemesi. Blake non apprezza il lavoro di Summer, la ritiene una scrittrice fallita e una perfettina, Summer non sopporta lo stile di vita di lui e il modo rumoroso e plateale che ha di fare sesso con un’attricetta che divide villa Bronstein con loro. Ancora di più perché George, al contrario di Blake, sembra così tiepido. Sono come cane e gatto. Posso anticiparvi che ne vedrete delle belle.
“‹Lo sai chi c’è alle mie riunioni editoriali?
Nadine, la mia editor; Susan, la mia grafica;
Lucy, dell’ufficio marketing; Paula, l’editore e Sasha,
la mia agente. Nessun uomo a parte me›.
‹Questo perché sei un donnaiolo e le donne
perdono la testa per te›. Blake incrocia le braccia e
si sporge verso di me. ‹Anche tu?›
‹No. Io sono vaccinata contro i
tipi come te.›
‹E che tipo sarei?›
‹L’uomo che sussurra agli estrogeni.›”
Io ve lo dico, ho intenzione di rivendermi la battuta sugli estrogeni. Strepitosa. In linea generale, leggendo nelle ore più disparate (tarda sera, alba…), ho rischiato più volte di svegliare i miei familiari per le risate. “Due cuori in affitto”, titolo più che azzeccato, vista la precarietà in amore dei due protagonisti, è scorrevole e narrato da due POV differenti: quello di Summer e quello di Blake. I due sono caratterizzati benissimo. Gestualità, linguaggio, pensieri, idee, nulla è lasciato al caso e i protagonisti non potrebbero essere più diversi di così. Eppure, si rivelano complementari.
Anche i personaggi secondari sono dei comprimari perfetti. Difficile immaginare la storia senza Emma Rae, Dwight e Guadalupe. Una menzione particolare va alla notte in motel, così romantica da riuscire a suggestionare una diversamente romantica come me. Se anche voi avete apprezzato questa parte, fatemelo sapere nei commenti.
Alessia Garbo.
Splendido ❤️🤩