Ehi, darling! Qui la vostra Yls tra una valigia e un’altra vi continua a raccontare le proprie vicende librarie e parla di sé in terza persona. Okay, questa cosa è abbastanza inquietante, vedrò di smetterla immediatamente. Salve a tutti, comunque! Cari i miei divoratori di libri, se siete qui, vuol dire che state aspettando una mia nuova recensione e, ebbene, è ciò che avrete anche oggi. La preziosa collana Youfeel di Rizzoli, sforna ogni giorno talenti italiani che mi lasciano piacevolmente sorpresa. Oggi è il caso di Angela Castiello, scrittrice di ‘Ho vinto te’ dal mood romantico. Immagino abbiate già capito cosa ne penso, ma prima di dirvelo esplicitamente, vorrei proseguire con la recensione.
Data di pubblicazione: 29 luglio 2016
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Dunque, inizierei con la copertina. La copertina del romanzo, come ogni youfeel che si rispetti è molto semplice e di impatto, cosa che apprezzo veramente tantissimo. Niente di troppo elaborato nelle immagini e nei font del titolo e, soprattutto, ogni cosa è inerente a ciò che poi andiamo a trovare nel romanzo. Insomma, niente è lasciato al caso. La grammatica, altra cosa che io guardo subito, si è rivelata brillantemente usata. L’uso è stato perfetto, tanto da rendermi la lettura molto facile e fluida. Mi è piaciuto che il romanzo sia stato raccontato dal punto di vista maschile, in pochi riescono a farlo, e che sia stato usato il tu. La narrazione, benché raccontasse cose passate, dal presente si è passato dunque al primo incontro della coppia e via via a come è nato il loro amore, è andato a concludersi al presente, quasi fosse un cerchio che si apre e si chiude. L’ho trovata una narrazione molto interessante, non ricordo di aver mai letto libri scritti in questo modo, ma c’è sempre una prima volta e devo dire che mi è piaciuto. Non ho trovato alcun errore di grammatica, persino la punteggiatura è stata utilizzata perfettamente. Dal punto di vista prettamente pratico, non c’è nulla da aggiungere, tutto lo scritto si è dimostrato perfetto ai miei occhi e al mio gusto.
La storia di Angela Castiello mi ha colpita molto. È una storia romantica, uno youfeel bello da leggere, soprattutto se siete sotto l’ombrellone, proprio come ho fatto io, ma è fatto di piccole cose che mi hanno resa felice. Il modo in cui si sono conosciuti i due protagonisti, vi dirò, la mia vena cinica ha additato Andrea a stalker per le prime trenta pagine, lo ammetto, ma andando avanti nella lettura, mi sono sempre più trovata travolta dalla sua storia e da quella di Gioia, l’altra protagonista, a cui invidio la laurea in filosofia e la bella libreria che gestisce (magari potessi farlo io, sarebbe uno dei miei tanti sogni nel cassetto). I personaggi descritti non sono stereotipati, ma sono umani. Certo, Andrea e Gioia sono certamente bellissimi, ma ognuno ha i propri difetti e i propri pregi e questo è ciò che li rende umani e veri. A volte leggo di personaggi perfetti, senza alcun difetto e mi domando come sia possibile. Sono contenta, invece, di sapere che ci siano ancora scrittrici in grado di trasformare ciò che per me è quotidiano, in qualcosa di bello e accattivante. Come avrete dunque percepito, anche la storia mi è piaciuta. È costruita nel dettaglio, ma allo stesso tempo, la storia di Andrea e Gioia è spontanea, altro motivo per apprezzare il libro.
Giungo anche oggi al finale della mia recensione. Come sempre vorrei complimentarmi con quest’altra scrittrice italiana che ho trovato molto preparata e di cui vorrei leggere sicuramente qualche altro scritto. La storia mi ha intrigata ed emozionata e la consiglio vivamente a tutti: è una storia molto fluida che può tenervi compagnia mentre prendete il sole in spiaggia, non vi accorgerete nemmeno di essere arrivati alla fine così presto. E anche per oggi direi che è tutto.
Come sempre, alla prossima,
Yls.