Raramente accade di adottare o acquistare un cane già adulto. Generalmente, nelle nostre case, entrano quando sono ancora cuccioli o, seppure adulti, quando ancora non sono abituati alla vita domestica.

E la vita domestica, rispetto a quella di strada, da canile o d’allevamento è decisamente diversa! Può esserlo per tanti aspetti: per la libertà di fare quel che si vuole quando si vuole, per la capacità all’ascolto oppure per i bisognini. I cani provengono da un allevamento è possibile (ma non certo) che siano già abituati a farla fuori! Ma negli altri casi? Nei canili e per strada, sono abituati a considerare il mondo intero come la loro infinita latrina. E non ci sono limiti per loro, viaggiatori erranti in cerca di coccole, o prigionieri di gabbie in attesa di una famiglia. Quando arrivano a casa è tutta un’altra storia. Chi ha il giardino e non lo fa entrare in casa ha quasi tutti i problemi risolti, anche se è necessario far uscire il cane dal cancello di casa, portarlo a fare delle passeggiate e fargli vedere persone e animali sconosciuti. Chi invece lo tiene in casa, all’inizio potrebbe passare le sue giornate a pulire i pavimenti e a sbraitare, contando sempre più capelli bianchi. Ecco, questo, a detta di tanti addestratori, è il primo errore da non commettere. Sì. Le urla sono da evitare. Anche perché all’inizio il cucciolo, non essendo vaccinato, non può farla fuori. Deve necessariamente fare i suoi bisognini dentor casa, su un giornale o su un faldone. Quindi prima va insegnato al cucciolo a farla lì. Il primo metodo di educazione al “bisognino nei posti deputati” è quello di evitare il rimprovero quando sbaglia ma di preferire il premio quando la fa nel posto giusto. Il cane, spesso, si inibisce, e pensa sia sbagliato il bisognino, non il luogo nel quale lo fa. Perciò, soprattutto con i cuccioli, esagerate nelle moine, perché deve capire che, sì, l’ha fatta proprio nel posto giusto. E quando si passa al fuori? Munitevi di bocconcini, di biscottini o di qualunque piccolo premio e, soprattutto, munitevi di estrema pazienza. Si consigliano lunge passeggiate. Prima parecchie, perché il cucciolo non resiste più di tre ore, e poi sempre a diminuire. Ora, so che potreste sentirvi in imbarazzo a far le feste al proprio cane che fa la pipì, ma se volete evitare i bocconcini (anche se sono il metodo più efficace per fargli capire “Ehi, questa cosa mi conviene farla spesso!”, potreste, appunto, fargli le feste quando riesce a farla nell’aiuola sotto casa. Alcuni cani, poi, essendo abituati a farla nel giornale dentro casa, l’aiuola spoglia, nemmeno la guardano. Un altro metodo efficace, può essere quello di portarvi dietro i giornali o i faldoni, metterli nell’aiuola o sul terreno nel quale va fatto il bisognino. Questo va necessariamente accompagnato da un premio, che sia in cibo o in carezze vedete voi. Poi quando capirà che quelli sono i posti deputati al bisognino potete togliere il giornale a poco a poco, diminuendo gradualmente le sue dimensioni, e le moine e limitarvi ad un “no” o alle “non coccole” quando malauguratamente, da adulto, la fa dentro. Ad ogni modo, portare il cane a fare passeggiate regolari. Ve li immaginate queste povere creature ad aspettare un giorno intero per poter correre giù dalla loro tanto amata e attesa aiuola?