L’estate è praticamente qui e c’è chi si è fatto trovare pronto. La prova costume è dietro l’angolo o magari è stata già affrontata con il primo fine settimana più lungo grazie al ponte del due giugno.
E poi c’è chi non si sente affatto pronto per il mare. O chi non è pronto mai a mostrarsi in pubblico. Perché? Da cosa è data l’insicurezza verso il nostro aspetto fisico?
Oggi vi parlo della percezione che ognuno ha di se stesso.
Si crede di essere obiettivi quando si analizzano i difetti del nostro corpo, ma è una convinzione erronea. Non si può essere obiettivi verso se stessi, il cervello non ne è capace. Alla base di questo errore vi è la convinzione intrinseca in ognuno di noi che ciò che vediamo, sperimentiamo, assaggiamo, annusiamo, in sintesi percepiamo, sia vero. Reale, tangibile, impossibile da contraddire.
In parte è così, alcune caratteristiche del mondo esterno sono vere, obiettive. Ma la percezione che noi abbiamo di queste caratteristiche dipende da molteplici fattori, che la modificano costantemente.
Un esempio? Se abbiamo fame, ogni cosa assumerà un sapore o un odore migliore. Se abbiamo sonno, vedremo i colori e i dettagli in modo sfocato. E così via.
Ora, se questa distorsione fisiologica delle percezione è normalissima, anzi obbligata, per le cose esterne, come è possibile che non lo sia anche per le “cose interne”? Ovvero, le emozioni, la nostra personalità, le nostre esperienze di vita, tutto ci porta a cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi.
La prima cosa che cambia è soprattutto come vediamo il nostro corpo, perché è l’immagine esterna che proietta la nostra mente. Se siamo stanchi vedremo la nostra pelle poco luminosa o piena di punti neri e brufoli. Se abbiamo sonno noteremo di più le occhiaie. Se in tv passano solo modelle con un fisico da copertina, noi ci sentiremmo sempre in sovrappeso. Stessa cosa se la marca di abiti che preferiamo produce misure inferiori alla 38. Potrei continuare per ore, ma il succo è lo stesso.
Per stare bene con noi stessi non servono solo diete assurde e impossibili, palestra tutti i giorni e fanatismi vari circa l’immagine esteriore. Ovviamente una vita con alimentazione sana e sport bilanciato è necessaria per la nostra salute, non dimentichiamolo.
Per stare bene con noi stessi dobbiamo primariamente accettare che la percezione che abbiamo può cambiare, anche in base all’umore. E che alcune cose non dovrebbero essere cambiate, perché sono nostre caratteristiche distintive, che fanno un po’ parte della nostra carta d’identità.
Isabella Vinci
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