Cosa ne sarà di noi? Studenti, matricole, fuori corso, laureati, laureandi, dottorandi, ricercatori… la nostra, vista da un punto o dall’altro, è comunque una posizione di attesa. Si studia, si lavora, ci si propone per posizioni più o meno allettanti, più o meno vicine, in attesa di una svolta, di un “tempo indeterminato” che fa gola a tutti, soprattutto alle nostre tasche e alla nostra vecchiaia, che sembra tanto lontana ma che poi così lontana non è.
E questa perplessità, questa paura della perenne incertezza, ce l’abbiamo tutti. Non esiste più ormai la differenza tra studente di lettere e studente di economia. Siamo tutti nella stessa barca del tempo determinato che spesso finisce con l’oggi. Tanti poeti si sono sforzati pur di farci apprezzare il momento, il carpe diem, ma noi, banalmente, riusciamo a farlo benissimo dato che i nostri piani non possono materialmente andare oltre la mezzanotte del giorno corrente.
Nel film Smetto quando voglio da oggi 2 febbraio al cinema, nessuno è risparmiato. Latinisti, economisti, antropologi, archeologi, chimici, sono tutti nella barca dell’incertezza. Menti geniali ridotte a lavori distanti dalle discipline esercitate o studiate pur di alimentare il corpo dimenticando lo spirito. E quale soluzione trovano se non quella della delinquenza? Sfrutteranno le loro menti allenate per produrre una droga nel film considerata legale per lo stato così da arricchirsi e abbandonare l’incertezza per la ricchezza facile. I motivi sembrano già visti, così come l’organizzarsi in gruppo di menti più o meno geniali per dei piani più o meno illeciti. Ma non ci resta, come di consueto, vedere il film e giudicare dal contenuto e non dall’aspetto che ci fornisce un breve trailer.
Il Smetto quando voglio è al cinema da oggi, 2 febbraio 2017. Un film di Sydnei Sibilia, con Edoardo Leo, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Libero de Rienzo, Stefano Fresi, Lorenzo Lavia, Pietro Sermonti, Marco Bonini.