Tutti amano le caramelle, sono un alimento senza età. Vi raccontiamo la loro interessante e particolare storia

Alzi la mano chi non ama le caramelle. Siamo convinti che nel luogo in cui vi trovate sono state pochissime le persone che lo hanno fatto. Del resto sono irresistibili e quando sono gommose, poi, una tira l’altra. Ma come sono nate queste prelibatezze amate sia dai grandi che dai più piccini?

La nascita delle caramelle

La nascita delle caramelle alla fragola, o di qualsiasi altro gusto, ha delle radici molto lontane. Facendo un passo indietro nel tempo, infatti, si scopre che Il primo dolcificante conosciuto dall’uomo era il miele. Proprio per questo, la prima cosa facente parte del passato che può essere considerata una sorta di caramella è la frutta candita, alimento che si poteva consumare nell’antica Grecia o nell’Impero Romano.

L’idea di trasformare il succo di canna da zucchero in dolcetti nacque, molto probabilmente, per la prima volta in India intorno al IV secolo. Dalla nostra parte del mondo, e quindi in Occidente, le caramelle arrivarono solo intorno al IX secolo d.C.. Furono i Crociati a introdurle da noi, anche se sotto forma di semplici barrette di zucchero di canna caramellato senza aromi.

Fu poi con l’arrivo della Rivoluzione Industriale che nacquero le prime fabbriche di dolciumi, tanto che nel 1852 vennero alla luce le prime candy press che permisero di modellare le caramelle nelle forme più fantasiose, molte delle quali vengono gustate anche ai giorni nostri.

Classificazione delle caramelle

Con il passare del tempo ne sono nate di così tanti tipi che è stato necessario farne una classificazione. Quando si parla di caramelle di zucchero si fa infatti riferimento a caramelle dure, morbide, caramello, marshmallow, taffy e altre caramelle il cui ingrediente principale è lo zucchero.

Ci sono poi le caramelle sode che sono quelle prodotte con il processo di cottura sottovuoto. Ne sono esempio le caramelle a bastoncino, gocce di limone e gocce di marrubio. Le caramelle a fuoco aperto, come il taffy alla melassa e il taffy alla crema, vengono invece cotte in bollitori aperti e poi tirate.

Come non pensare alle fantastiche e sempre desiderate caramelle gommose: vengono preparate in grandi bollitori per poi essere modellate, essiccate e zuccherate.

Da non dimenticare sono anche le caramelle al cioccolato come barrette di cioccolato e tartufi al cioccolato.  Inoltre, le caramelle di zucchero possono essere classificate in tipi non cristallini e cristallini.

Le prime che vi abbiamo nominato sono omogenee e possono essere gommose o dure; includono caramelle dure, toffee e torroncini. Mentre le altre incorporano nella loro struttura piccoli cristalli. Al contempo hanno la caratteristica di essere cremose e sciogliersi in bocca, oppure di essere masticate con molta facilità.

Un’altra piccola curiosità: prima del 1900, le caramelle venivano comunemente vendute scartate dai carretti per strada, preda di sporcizia e insetti.

Grazie ai progressi tecnologici fu poi adottata la carta oleata, la pellicola e il cellophane che furono importati e utilizzati a partire dal 1925.

Insomma, le caramelle oltre a essere buonissime hanno anche una storia particolarmente interessante. Non sorprende, quindi, che piacciano davvero a tutte le età.

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