C’era una volta una ragazza che amava il suo papà. Così tanto da pensare che fosse necessario dedicargli una festa. Questa ragazza si chiamava Sonora Smart Dodd e viveva a Spokane, nello stato di Washingtone.
Una favola? No, è la storia della Festa del Papà! Siamo da sempre abituati a considerarla una festa religiosa. Seppure non abbia più le vesti ufficiali della festa religiosa è ancora collegata al Santo Giuseppe, protettore dei papà. Ma, sebbene la nostra storia sia fortemente legata alla storia della religione Cattolica, nel resto del mondo è decisamente diversa.
Nonostante il nostro paese sia pervaso da un sentimento estremamente nazionalista persino in tema di feste, ne è esempio l’acceso dibattito su Halloween, questa dovranno accettarla tutti: la festa del Papà nasce in America!
Così per come la concepiamo, nasce da un’ispirazione bizzarra. Era il 1909 quando Sonora Smart Dodd, giovane di 26 anni, ascoltò con attenzione il sermone della domenica. Il tema era la festa della mamma ma per il suo papà non c’era alcuna festa.
Strano pensare che nel 1909 alla mamma fosse concessa una festa e al papà no. Forse era l’unico irrisorio vantaggio che le donne potevano vantare.
Ma Sonora voleva molto bene al suo papà, un veterano della guerra di secessione, e così il 19 gennaio, il giorno del suo compleanno, gli dedicò una festa. Non lo festeggiò solo per l’anniversario della sua nascita ma soprattutto in quanto padre e si impegno a fare riconoscere quel giorno come festività nazionale.Può una ragazza di 26 anni riuscire a fare tanto?
Può. E infatti ci riuscì! In tantissimi paesi del mondo, infatti, ancora oggi si festeggia la festa del papa nella terza domenica di giugno! In Sudafrica, Sud America, Canada, Cina, Stati Uniti D’America, Francia, Grecia, India, Irlanda. E ancora Paesi Bassi, Malta, marocco, Tunisia, Repubblica Ceca, Singapore, Hong Kong e tanti altri. Praticamente gran parte dei paesi di tutto il mondo festeggiano la Festa del papà attorno al compleanno del papa di Sonora!
Ma seppure si debba a Sonora la festa del papà così come la conosciamo, non fu la prima! Pensava di aver inventato una gran cosa ma solo due anni prima avvenne qualcosa di estremamente simile a Fairmont, West Virginia, presso la chiesa metodista locale. Non avrà il primato ma se non si fosse impegnata lei, avremmo solo un documento con attestato un festeggiamento dedicato ai papà, il 5 luglio del 1908 e nulla più.
E noi, perché festeggiamo il 19 marzo? Per un culto che nasce nel 1030 con i monaci benedettini: il giorno di San Giuseppe. San Giuseppe rappresenta nella religione cattolica il protettore dei padri e dei poveri.
Buffo pensare che a rappresentare i padri sia un padre adottivo. Perché lo era, Giuseppe, un padre adottivo! Per i cattolici non c’è nulla di strano, è semplicemente una cosa assimilata nel tempo, quasi scontata. Eppure fa pensare. Fa pensare a questo padre, festeggiato nelle date più disparate dell’anno in giro per il mondo e spesso tanto giudicato.
I padri, spesso, anche quelli legittimi, sono considerati un po’ più distanti, un po’ più in errore, un po’ meno genitori. Loro che non lo portano in grembo, loro che non partoriscono, loro che non allattano. E forse è vero, vivono e vivranno sempre un gap impossibile da colmare. Eppure esistono tanti, tantissimi uomini che in mezzo a tanta violenza sanno amare tenendo tra le braccia creature che riusciranno a chiamare figli senza sentirli vivere dentro di loro. Un padre è solo un modo diverso di fare il genitore. Non lo è di meno, non lo è di più.
Né per doveri, né per diritti.
Auguri a tutti i papà!
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