Si è svolto ieri sera, 19 aprile 2016, il primo David di Donatello
prodotto e trasmesso da Sky.
Dopo anni di ombre e silenzi, di un importantissimo premio per tanti sconosciuto o poco interessante, Sky è riuscito a ridare vita al David, con ritmi serrati e incalzanti e un giovane presentatore perfettamente all’altezza del ruolo. Cattelan ha dimostrato che non servono necessariamente quei grandi e vecchi nomi della tv per condurre un programma serio e dignitoso. Ha dimostrato affidabilità, stile e adattamento, in un contesto che facile non è. Al David di Donatello di quest’anno hanno dominato Perfetti Sconosciuti, con il premio per il miglior film, Lo chiamavano Jeeg Robot, che vanta ben sette David di Donatello e Il Racconto dei Racconti, anche lui con sette premi in tasca. Ha incuriosito sin dall’inizio della cerimonia il singolare berretto che indossava Claudio Santamaria. Un’eleganza impeccabile spezzata da un accessorio stonato. Dopo una serata passata con il berretto in testa finalmente è arrivato il suo turno. L’attore è salito sul palco e ha deciso di dedicare il premio a Graziella Bonacchi, la talent scout del cinema italiano. Un saluto commosso prima di rivelare il motivo del berretto: un’acconciatura discutibile con la testa rasata a metà. A quanto pare l’attore si sta preparando per un nuovo film “Brutti e Cattivi” e l’acconciatura è dovuta al ruolo che dovrà interpretare. Ovviamente doveva aspettarsi quel che sta acadendo in questi momenti sui social, dove le sue foto girano con le più disparate battute, ma tanto vale farsi qualche risata. In fondo lui torna a casa con il David di Donatello per il miglior attore protagonista.
I VINCITORI DEL DAVID DI DONATELLO 2016
Miglior Film: Perfetti Sconosciuti, regia di Paolo Genovese
Miglior regista: Matteo Garrone, il Racconto dei Racconti – Tale of Tales
Miglior regista esordiente: Gabriele Mainetti, Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior sceneggiatura: Paolo Genovese, Filippo Bologna, Paolo Costella, Paola Mammini e Rolando Ravello – Perfetti sconosciuti
Miglior produttore: Gabriele Mainetti per Goon Films, con Rai Cinema – Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior attrice protagonista: Ilenia Pastorelli – Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior attore protagonista: Claudio Santamaria – Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior attrice non protagonista: Antonia Truppo – Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior attore non protagonista: Luca Marinelli – Lo chiamavano Jeeg Robot
Miglior autore della fotografia: Peter Suschitzky – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Migliore musicista: David Lang – Youth – La giovinezza (Youth)
Migliore canzone originale: Simple Song #3 – musica e testi di David Lang, interpretazione di Sumi Jo – Youth – La giovinezza (Youth)
Migliore scenografo: Dimitri Capuani e Alessia Anfuso – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Migliore costumista: Massimo Cantini Parrini – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Migliore truccatore: Gino Tamagnini, Valter Casotto, Luigi d’Andrea e Leonardo Cruciano – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Migliore acconciatore: Francesco Pegoretti – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Miglior montatore: Andrea Maguolo, con la collaborazione di Federico Conforti – Lo chiamavano Jeeg Robot
Migliore fonico di presa diretta: Angelo Bonanni – Non essere cattivo
Migliori effetti speciali: Makinarium – Il racconto dei racconti – Tale of Tales
Miglior documentario di lungometraggio: S is for Stanley – Trentanni dietro al volante per Stanley Kubrick, regia di Alex Infascelli
Miglior cortometraggio: Bellissima, regia di Alessandro Capitani
Miglior film dell’Unione Europea: Il figlio di Saul (Saul fia), regia di László Nemes
Miglior film straniero: Il ponte delle spie (Bridge of Spies), regia di Steven Spielberg
Premio David giovani: La corrispondenza, regia di Giuseppe Tornatore