I bastioni di Malta ci salutano imponenti arrivando dal mare, chissà che impressione ne ebbe Caravaggio quando vi si rifugiò scappando da Roma?

A metà strada tra la Sicilia e il nord Africa lei è lì: piccola, nobile e, per la sua posizione strategica, contesa nei secoli. Ogni dominazione (8 come le punte della caratteristica croce) ha lasciato un segno nella lingua, nel paesaggio, nell’architettura, nel cibo. Così piccola e così poliedrica la nostra isoletta mediterranea.

Quando l’ho visitata la prima volta erano gli anni “80 e lei non era ancora diventata la meta turistica di oggi, fatta anche di movida oltre che di arte e storia. Arrivando in barca a vela mi parve di sbarcare in un luogo così familiare e simile alla Sicilia da cui arrivavo. Ricordo che mi colpì  sentire gli abitanti del luogo, dai tipici tratti mediterranei, rivolgersi a me in inglese. Del resto Malta è stata protettorato britannico fino al 1964, ma quella lingua nordica su volti identici a quelli della mia terra sicula mi fece sentire dentro il doppiaggio di un film. Adesso Malta è collegata benissimo e raggiungerla è veramente semplice, in aereo, nave o aliscafo, avete solo l’imbarazzo della scelta.

Tante culture differenti la rendono un luogo che vi farà sentire, appunto, così lontani restando così vicini.

Svettano, sulla città di La Valletta, le cupole di diverse chiese barocche, la più importante delle quali è la cattedrale di San Giovanni che, in un interno strepitoso, nasconde un capolavoro di Caravaggio: “La decapitazione di San Giovanni”. L‘artista, sotto la protezione dei cavalieri di Malta, rimase diverso tempo sull’isola, dipingendo altri capolavori che adesso di trovano a Firenze e Roma. Evidentemente questo luogo ispirava l’artista, ma non ne ha certo calmato lo spirito ribelle, visto che fu costretto a fuggire anche da lì.

Mi piace passeggiare per le stradine secondarie della città, dal sapore antico e ricche di storia, immaginando che quelle stesse pietre sono state calpestate dal passo nervoso dell’artista che amo di più in assoluto. Le stradine accolgono ancora botteghe artigiane (apprezzerete i gioielli in filigrana d’oro e d’argento che qui si producono). Non posso non vedere con la fantasia i pizzi che decoravano gli abiti ai tempi di Caravaggio e che venivano creati qui, per poi adornare il collo delle dame del tempo. Incontrerete anche caffetterie e piccoli locali dove assaggiare il cibo del posto dagli influssi arabi.

Qui pulsa la vita fuori dal tempo e bisogna arrivare nella zona centrale della città per trovare strade più larghe e negozi che espongono le grandi marche. Se cercate la movida dovrete spostarvi a San Julian’s, qui vi potrete stordire di locali, discoteche, musica e aperitivi. Una città che vi permetterà sia di raccogliervi nella storia che di ascoltare musica sorseggiando un drink.

E se il tempo lo permette? Lasciatevi incantare dalla grotta blu.

Un effetto ottico regala a questo luogo un gioco di luci che rendono l’acqua simile ad una piscina illuminata. Nel corso della visita potrete anche fare un salto sull’isola di Gozo, più rurale rispetto a Malta, ma non per questo meno affascinante, specie se siete alla ricerca di un soggiorno fatto di mare e natura. In castigliano Gozo significa “gioia”, a questo punto direi che solo il nome merita una visita dell’isola mentre fate base a Malta.

La vicinanza con la Sicilia, appena 80 km, ha reso l’isola un luogo semplice da raggiungere dalla mia città, Catania, e sono molti i maltesi che vengono in Sicilia per un fine settimana di shopping o di visita agli amici. Insomma, siamo buoni vicini di casa. Il clima rende Malta piacevole per buona parte dell’anno, vi consiglio di scegliere giugno, che vi permetterà di godere sia del mare che della storia, passeggiando senza temperature troppo elevate.

Non resta che preparare la valigia con scarpe comode, outfit più fashion per la sera, un giubbotto  per difendervi dalle escursioni termiche, occhiali da sole anche in inverno e tanta curiosità.

Che ne dite sognatori? Partiamo?
Barbara Giuliano.

One Comment on “Malta: così lontana e così vicina”

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