Benvenuti nel nostro salotto del venerdì, oggi con noi Antonella Maggio per la prima intervista della giornata. Due chiacchiere per conoscerla meglio:
D: Prima di tutto benvenuta sul nostro sito, parto subito con la prima domanda.
Come ti sei avvicinata alla scrittura? Emulazione? Curiosità? Esigenza?
R: Grazie per avermi accolta ancora una volta nel vostro salottino virtuale. La scrittura è sempre stata per me un’esigenza, un bisogno e una sfida con me stessa.
D: Secondo te si nasce “scrittori?”, si diventa o possono verificarsi entrambe le circostanze?
R: Scrittori si nasce, magari si tratta di una passione che resta muta e silenziosa fino a quando scatta la scintilla e da quel momento non puoi più smettere.
D: Quali sono secondo te i pro e i contro dell’essere una scrittrice, dell’avere questa passione?
R: Indubbiamente quando ti scorre dentro la passione per la scrittura puoi vantare mille vite, la tua e quella dei personaggi che vai poi a descrivere sulla carta; stesso discorso per i sogni o per il lieto fine che a noi, magari, spesso non ci è concesso ma ai protagonisti dei nostri libri sì. Ovviamente non tutto ciò che è oro luccica. Spesso ci si chiude in se stessi e quando si è nel pieno dell’ispirazione, si è quasi disposti a ignorare tutto il resto.
D: Si dice che uno scrittore prima d’ogni altra cosa debba essere un lettore accanito. C’è chi sostiene persino che non si dovrebbero scrivere libri prima d’aver letto centinaia, migliaia di libri, almeno i classici della letteratura italiana. Che ne pensi al riguardo? E quali sono le letture che più di appassionano?
R: L’amore per la lettura è in effetti la prima caratteristica principale che caratterizza uno scrittore. Poi il genere di lettura, io credo che sia indifferente. Ho sempre amato leggere e i classici mi hanno accompagnata durante gli anni di studio, motivo per il quale adesso, che sono finalmente libera di scegliere tutte le mie letture, opto per storie più leggere e sognanti.
D: Preferisci scrivere in terza persona o in prima persona? Passato o presente?
R: Al momento scrivo in prima persona e mi alterno con i tempi al presente e passato.
D: Secondo te, al di là della scrittura, perché è importante leggere libri?
R: Per la propria cultura personale, perché apre la mente e mantiene attivo il cervello, perché la lettura regala attimi di spensieratezza e anche nel libro più banale troveremo sempre un piccolo insegnamento.
D: Che rapporto hai con i personaggi che racconti? Quanto ti somigliano?
R: I personaggi delle mie storie sono parte di me, sono i miei figliocci e come tali ereditano sempre alcuni miei pregi e difetti.
D: L’ultimo libro che hai pubblicato? Com’è nata la storia?
R: L’ultimo libro pubblicato è Sfida d’amore a San Valentino e la storia è nata proprio da una sfida con me stessa che non accetto le feste commerciali, e la mia editrice che mi ha proposto di scrivere qualcosa sapendo appunto del mio rifiuto psicologico per la festa degli innamorati.
D: Hai già in programma nuove storie da scrivere? Prossime pubblicazioni?
R: A breve pubblicherò il seguito di un mio romanzo self, Un’estate a Rimini per innamorarsi, nato come auto conclusivo ma i lettori mi hanno chiesto esplicitamente il seguito e dopo quasi un anno, sono pronta a lasciare andare i miei personaggi preferiti, Vito e Camilla.
D: C’è un libro che avresti voluto scrivere tu?
R: Sono tanti i libri bellissimi che appena terminati suscitano un po’ di quell’invidia buona che ti porta a dire “Wow! Fossi stata capace io di scriverlo” ma non posso lamentarmi, cerco sempre di apprendere qualcosa da questi piccoli capolavori per migliorare me stessa.
D: Ultima domanda: Vuoi dire qualcosa a chi ci sta leggendo? Dove contattarti? Appuntamenti?
R: Ringrazio di cuore chi mi segue e chi mi legge, ringrazio Tratto Rosa e Cinzia che ospitano gli emergenti. Per il resto mi trovate su tutti i social, anche se sono più attiva su Facebook e Instagram.
Grazie a te per aver dedicato il tuo tempo a questa intervista. 🙂
Intervista a cura di: Cinzia La Commare e Alessia Di Maria