Buongiorno, la prima intervista di questo venerdì vede come protagonista Kristel Vidal e il suo romanzo “I passi di Giada”
D: Prima di tutto benvenuta sul nostro sito, parto subito con la prima domanda.
Come ti sei avvicinata alla scrittura? Emulazione? Curiosità? Esigenza?
R: Mi sono avvicinata al mondo della scrittura creativa un po’ per curiosità e un po’ per esigenza … Avevo bisogno di tirar fuori la. vera me stessa nonostante la mia disabilità visiva.
D: Secondo te si nasce “scrittori?”, si diventa o possono verificarsi entrambe le circostanze?
R: Secondo me possono verificarsi entrambe le circostanze soprattutto quando si ha una grande passione per l’argomento. In parole più semplici un po’ si nasce “scrittori” nel senso che la scrittura creativa è un’arte e quindi c’è’ una capacità e un dono innato in chi sa scrivere come in tutte le altre arti e un po’ lo si diventa perché bisogna formarsi per essere dei buoni scrittori. Lo scrittore è un mix magico tra questi due lati della stessa medaglia.
D: Quali sono secondo te i pro e i contro dell’essere una scrittrice, dell’avere questa passione?
R: Tra i pro ci sono il dono di creare storie e tramite alcune di esse magari riuscire ad aiutare gli altri e grandi soddisfazioni. e tra i contro ci sono tanta fatica, stanchezza e rinunce. Ma , a parere mio, se u una persona crede davvero nel suo sogno, deve lottare fino a che non l’avrà realizzato. E quando questo succeederà tutti i contro non le sembreranno pii cosi tremendi.
D: Si dice che uno scrittore prima d’ogni altra cosa debba essere un lettore accanito. C’è chi sostiene persino che non si dovrebbero scrivere libri prima d’aver letto centinaia, migliaia di libri, almeno i classici della letteratura italiana. Che ne pensi al riguardo? E quali sono le letture che più di appassionano?
R: E’ in parte vero e in oparte no. Mi spiego meglio, concordo che per essere un buon scirttore bisogna essere un lettore accanito. Io stessa sono diventata scrittrice perché mi piaceva leggere e mi chiedevo cosa si provasse a stare dall’altra parte com’era scrivere per qualcuno che leggesse tutto ciò? Verissimo anche che la lettura dei classici è importantissima così come la lettura dei buoni romanzi. Non credo invece che bisogna per forza leggere centinaia o migliaia di libri basta leggere ei libri che ti appassionino, emozionino e ti lascino qualcosa dentro e che resterà sempre con te. Questa è la mia esperienza m non è la più giusta in assoluto perché ognuno ha il suo percorso. Mi piacciono molto i romanzi rosa e i romanzi fantasy ma mi sono ripromessa di leggere un po’ di tutto d’ora in poi
D: Preferisci scrivere in terza persona o in prima persona? Passato o presente?
R: In genere preferisco scrivere in prime persona e al presente. Lo trovo un tipo di scrittura più immediato e che arriva istantaneamente al lettore. Questo non vuol dire che bisogno scrivere in modo superficiale o volgare, però!!
D: Secondo te, al di là della scrittura, perché è importante leggere libri?
R: è importante legger i libri per capire il mondo e la cultura di chi è diverso da noi. Per sognare e sperare in un mondo migliore e per un milione di altri motivi.
D: Che rapporto hai con i personaggi che racconti? Quanto ti somigliano?
R: Ho un buon rapporto con i personaggi che racconto. Quanto mi somigliano? Domanda interessante: Qualcuno mi somiglia moltissimo e qualcun altro solo in parte o per nulla. Chi ha letto il mio primo romanzo, sostiene che la protagonista Giada, sia il mio alterego.
D: L’ultimo libro che hai pubblicato? Com’è nata la storia?
R: L’ultimo libro che pi, al momento è anche il primo è “Il passo di Giada”. La storia è nata da un gioco che facevo con la mia migliore amica quando eravamo piccole anche se pi la storia ha preso un’altra piega, come se i personaggi stessero racconta la propria storia.
D: Hai già in programma nuove storie da scrivere? Prossime pubblicazioni?
R: Si , ebbene si e lo dico con orgoglio. Sto lavorando ad una raccolta di poesie. Il materiale che ho messo da parte e moltissimo. Ho già un’idea per il titolo ma non so quando sarà pubblicata.
D: C’è un libro che avresti voluto scrivere tu?
R: è una domanda difficile ma credo di si.Mi piacerebbe aver scritto “Ti ricordi di me”, un romanzo di qualche anno fa di Sophie Kinsella, una delle mie autrici preferite.
D: Ultima domanda: Vuoi dire qualcosa a chi ci sta leggendo? Dove contattarti? Appuntamenti?
R: Innanzitutto faccio un grandissimo in bocca al lupo a tutti i vostri lettori e scrittori o futuri tali. Esiste una sola regola per realizzare i propri sogni crederci fino in fondo sempre senza mollare mai. Al momento non ci sono eventi in programma ma potete trovarmi sulle mie pagine facebook: Kristel Vidal Raffaella vacca e Il passo di Giada.
Grazie per aver dedicato il tuo tempo a questa intervista. Tratto Rosa.