Alzi la mano chi avrebbe voluto essere a Milano! 

Io, io, io, ovviamente!

I vestiti, che avremo modo di vedere, che sono passati sulla passerella milanese, hanno portato alcuni messaggi che decorano questi abiti e i vari accessori. La moda diventa, quindi, una comunicazione pura per trasmettere le proprie idee.  A Milano vince la libertà individuale che ogni brand interpreta con un accenno sempre più personale!

Vediamo insieme alcuni di questi abiti che hanno varcato le passerelle.

Donatella Versace, ad esempio, decora i suoi abiti, sensuali e con un tocco di dark, con delle parole che spingono e inducono al femminismo: courage (coraggio), loyalty ( lealtà ) e love ( amore ). 
Gli abiti sono molto particolari e, a mio avviso, molto carini.

Moschino, invece per questa occasione, punta tutto sull’imballaggio facendo sfilare le proprie modelle come se fossero rivestite da un materiale da imballaggio e fossero pronte per essere spedite, aggiungendo buste della spazzatura come mini-dress e scotch al posto delle cinture. Sopra questi abiti, e accessori, troviamo le scritte “fragile” e il logo della maison milanese.  Come, per esempio, la celebre modella Gigi Hadid con indosso un impermeabile pieno di etichette da trasporto. A mio avviso, le borse sono la parte più bella della collezione!

E Gucci?
Anche lo stilista Alessandro Michele, colui che ha rivoluzionato Gucci, gioca con le parole. Le modelle sfilano su una base di Florence Welch e di ASAP Rocky. Le loro voci sono state incise su un vinile personalizzato poi da Coco Captain, una fotografa, con la scritta “What are we going to do with all this future?” (“cosa faremo con tutto questo futuro?”).  I vestiti, infatti, sembrano essere molto, molto futuristici… quasi alienici, passatemi il termine!
La stessa frase è stata poi riprodotta sulle T-Shirt che sfilano sulle passerelle milanesi, indossate da modelle scintillanti. 

Linda. 

 

 

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