Ogni anno gli amanti del Natale aspettano con trepidazione il momento in cui potranno finalmente montare l’albero. Ma vi siete mai chiesti perché è nata questa tradizione? E perché proprio l’abete?

L’albero di Natale è una delle tradizioni più salde di questo periodo. Persino più del presepe, perché, seppure la festività sia religiosa, è ormai diventata una tradizione che per alcuni va al di là della spiritualità. Una usanza da rispettare indipendentemente dalla religione di appartenenza. In poche parole, il Natale unisce tutti… o quasi!

Ma mentre siete intenti a scegliere l’albero, a portarlo a casa e ad appendere tutte le possibili decorazioni e tutte le luci che riuscite a mettere, vi chiedete mai da dove viene questa tradizione?

L’albero, sin da tempi antichissimi ha una simbologia molto precisa: rappresenta la vita. Con le sue radici, così profonde e saldamente attaccate al terreno, il tronco robusto e i rami che si allungano verso il cielo a fiorire e sfiorire ogni anno, è da sempre simbolo di vita in tutte le religioni arcaiche. Penserete anche voi, quindi, che non a caso oggi sia associato alla festa del Natale. Si parla di vita, di nascita, e allora cosa c’è di più immediato di un albero a sintetizzare il tutto? Ma non è così semplice il passaggio dal concetto del Natale alla presenza dell’albero.

La tradizione affonda radici antiche, in particolare per la scelta dell’abete.

Persino in Egitto, pensate, era messo in relazione alla nascita del dio di Biblo, e dai Greci fu consacrato ad Artemide, protettrice delle nascite. Si tramanda inoltre una leggenda secondo la quale l’abete sia sempreverde grazie a Gesù che, avendo ricevuto rifugio dall’albero mentre era inseguito dai suoi nemici, gli fece il dono di essere perenne.

Ma nonostante queste “radici” antiche, le prime testimonianze dell’utilizzo dell’albero, nella tradizione, risalgono ai Celti!

L’occasione non era il Natale! I Celti furono una popolazione che raggiunse il massimo splendore tra il IV e il III secolo a.C.
Diffusi in una vasta area dell’Europa, tra le isole britanniche e il bacino del Danubio, ebbero un definitivo declino a partire dal XI secolo. I Celti, in occasione delle celebrazioni per il solstizio d’inverno, e gli antichi romani, duante le Calende di Gennaio, usavano decorare alberi sempreverdi o persino le loro case con rami di abete.

Persino i Vichinghi, popolo presente in Europa tra il VIII e il XI secolo, usavano addobare alberi di abete con frutti. Il motivo? Nell’estremo nord Europa le notti invernali durano mesi, così le popolazioni che vi abitavano, nella fattispecie i Vichinghi, ritenevano che l’abete, sempreverde persino in pieno inverno, avesse poteri. Speravano quindi che riuscisse a far tornare il sole grazie alla sua magia!

E dopo questa lunga strada, fatta di leggende, simbologia e credenze spirituali, arriva il nostro albero di Natale!

Il primo albero di Natale ufficiale è datato 1441. Luogo: Estonia! Veniva addobbato un grande albero di Natale in piazza con lo scopo di riunire i giovani e far trovar loro l’anima gemella! Ma come in tutte le cose c’è un precedente. Una festa tedesca, dal nome Adam und Eva Spiele, testualmente “Il gioco di Adamo ed Eva”. Consisteva nel riempire le piazze e le chiese di alberi da frutto per ricreare il Paradiso terrestre. L’albero fu però poi cambiato con l’abete, per il valore simbolico che porta con sé dalla storia!

Nasce così finalmente la tradizione dell’albero di Natale.

Entra nelle case nel XVII secolo! La commercializzazione dell’albero di Natale iniziò in Svizzera e in Germania per poi diffondersi in tutta Europa!
Partendo sempre dalle corti, si diffuse in Inghilterra a metà del XIX, in Francia nel 1840, a Vienna nel 1816. In Italia, pensate, la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita al Quirinale, nella seconda metà dell’Ottocento. Da lì la moda si diffuse in tutto il paese.

Curiosità:

Cosa c’entra Goethe con l’albero di Natale? Il suo romanzo, i dolori del giovane Werther, fu il primo ad “ospitare” un albero di Natale. Così anche tra i salotti più intellettuali si diffuse questa usanza che persino i più distanti alle usanze popolari iniziarono ad apprezzare!

E voi, adesso che conoscete la sua storia, apprezzate maggiormente il valore dell’ albero di Natale? Ricodate, amanti e non del Natale. Ogni usanza ha un passato, ogni abitudine popolare ha delle radici più o meno salde che raccontano la storia della presenza dell’uomo nel mondo. Se non capite, andate oltre, scavate. C’è sempre qualcosa di interessante da scoprire!

Alessia Di Maria