“Prima regola: non innamorarsi”, l’ultimo romanzo di Felicia Kingsley, è in libreria dal 1 giugno 2020 e anche se con un mesetto abbondante di ritardo ho appena terminato la lettura e sono pronta per parlarvene!

Che non si tratta di un romanzo rosa puro è chiaro più dalle dichiarazioni, le tante apparizioni social, della scrittrice Felicia Kingsley che dalla copertina in sé. In effetti, va detto subito che “Prima regola: non innamorarsi” è una lettura romantica, che fa sospirare soprattutto nella seconda metà, ma anche carica di cenni storici, approfondimenti artistici, descrizioni che trasportano il lettore in ambientazioni vivide, con gli enigmi tipici di un giallo.

Prima regola: non innamorarsi

Titolo: Prima regola: non innamorarsi.
Autore: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton
Genere: Romanzo rosa (con diverse sfumature).
Data di pubblicazione: 1 Giugno 2020
Link d’acquisto: Amazon

Trama: 

Silvye ha ventisette anni, una madre asfissiante e sogna solo una vita normale, con un lavoro normale. Ma la verità è che la sua vita è tutto meno che normale perché… è una truffatrice. Sì, una truffatrice, figlia di una truffatrice che l’ha istruita alla perfezione nell’arte del furto e dell’inganno. Ci sono solo due cose che Silvye non deve fare: mangiare carboidrati e innamorarsi. A lei, le regole proprio non piacciono: ok vivere senza innamorarsi, ma non senza carboidrati!
C’è invece una persona a cui le regole piacciono moltissimo: Nick Montecristo, affascinante ladro-gentiluomo e astuto genio dell’arte. È un abile stratega, impermeabile ai sentimenti, e non ha mai fallito un solo incarico.
Nick e Silvye sono i prescelti da un ricco ed eccentrico collezionista, per mettere a segno un colpo sensazionale. Peccato che i due si detestino e abbiano qualche conto in sospeso da regolare. Lei è fuoco, lui è ghiaccio. Impensabile lavorare insieme, impossibile dire di no al colpo. Riusciranno Nick e Silvye a passare da rivali a complici, ed evitare che una fastidiosa quanto imprevista attrazione tra loro complichi le cose? Ma sì, in fondo sono due professionisti, basterà rispettare una sola regola…

Recensione:

Tutto ciò che l’autrice Felicia Kingsley ha inserito tra le pagine, nei tanti articolati dialoghi per la maggiore davvero molto brillanti e ricercati, vi renderete conto procedendo nella lettura che trova sempre un senso. Non sono informazioni fine a se stesse, sebbene un tantino troppo approfondite in alcuni passaggi. Confesso: la prima metà del romanzo mi ha coinvolta di meno, è stato difficile gestire l’enorme bagaglio di approfondimenti e precisazioni solitamente più tipiche di un saggio, di un libro di testo, di uno storico o biografico; io sono una persona curiosa, amo molto i romanzi storici e li scelgo spesso, ero preparata in parte a una lettura “ibrida” – più volte l’autrice stessa ha precisato che “Prima regola: non innamorarsi” fosse una sorta di esperimento, una mescolanza di genere dove il rosa incontra il thriller, il mistery – il lettore “x” però potrebbe essere tratto in inganno dalla copertina e dal titolo che fanno pensare più  a un romanzo rosa puro.

Dalla trama ci si può aspettare l’intreccio con il thriller, l’alone di mistero, gli enigmi che due ladri ingaggiati da un collezionista potrebbero trovarsi a dover risolvere per arrivare all’oggetto del desiderio. L’unica piccola pecca è forse, appunto, qualche approfondimento di troppo – davvero molto profondo – su Casanova, i massoni, strutture architettoniche ed eventi storici spiegati nel dettaglio con date precise che fanno pensare un po’ a uno “spiegone” scolastico e che, a mio avviso, poteva essere smussato per rendere la lettura più scorrevole e incalzante nella prima metà; la narrazione in prima persona, alternata tra i due protagonisti, ci rende comunque più semplice entrare in empatia con i personaggi e conoscere le loro personalità ben studiate e diversificate.

Nella seconda metà di “Prima regola: non innamorarsi”, il ritmo cambia ricordando più la Felicia Kingsley che abbiamo conosciuto nei romanzi pubblicati in precedenza.

Le battute piccate tra i protagonisti, che a volte mi sono mancate nella prima parte del libro in quanto più esigue quasi un inframmezzo, tornano in primo piano e anche il sovraddosaggio di informazioni storico-architettonico ridà respiro al lettore. Rimane il mistero, il groviglio, la matassa da dipanare e dalla quale saltano fuori sempre nuove intuizioni, tracce, riflessioni che tengono viva la curiosità fino al termine del libro.

“Le storie più belle non sono quelle che cerchi, ma quelle che non vedi arrivare, che ti sorprendono, alle quali non eri preparato.”

Le descrizioni dei luoghi, di Venezia in particolare, come accennato all’inizio, sono una chicca di questo libro. Vivide al punto che si ha la sensazione di trovarsi lì, tra le Calle affollate e assolate, sul Canal Grande a bordo di un mototaxi con il vento che fa svolazzare la visiera del cappello da turista. E di provare quella piacevole sensazione di refrigerio all’ombra di un sottoponte deserto.

Consiglio la lettura di “Prima regola: non innamorarsi” a chi ama le storie d’amore improvvise, non calcolate, che nascono nel momento sbagliato tra persone sbagliate per questo inevitabili. Ma soprattutto a chi ha una, seppure minima, predilizione e curiosità riguardo a fatti storici e gialli.