Vi capita mai di sentirvi smarriti, pieni di potenziali obiettivi ma confusi? O al contrario, privi di idee per il presente e il vostro avvenire? Azzardo una risposta per voi: sì.

Il Mental coach è una figura perfetta per la nostra attuale società. Risulta facile azzardare una risposta positiva a quelle domande. Risulta molto probabile in un quotidiano tanto frenetico e invaso dai modelli più disparati, dall’influencer al grande professionista, dai percorsi più innovativi a quelli tradizionali. Il nuovo obiettivo di tutti è quello, in qualche modo, di farcela. Ma a fare cosa? Come? E sopratuttto, perché?

Ci si ritrova con obbiettivi di altri che quindi, associati alle nostre vite, appaiono senza contenuto. Vorremmo forse diventare famosi, ma non ci sembra di avere qualcosa da offrire al pubblico, poi probabilmente la vita delle persone famose non è così piacevole, allora forse sarebbe meglio impegnarci in una professione. Ma le difficoltà bussano alla porta e ci si ritrova nel limbo delle attese e ad aspettare non siamo più abituati. Spesso accade così che ci si ritrova smarriti, privi di obiettivi e stimoli. O forse così pieni di impulsi da restarne schiacciati.

Eccolo che arriva, il mental coach! Vi salverà la vita? Forse, ma il suo ruolo non è quello di darvi risposte. Allora, cosa fa?

Il mental coach è una figura nata da poco. Non un mero motivatore, bensì una persona che vi guiderà nella scoperta di voi stessi. Ci farà scavare a mani nude, buttando via tutte quelle suggestioni confuse che ci hanno fatto smarrire la strada e riconoscendo quali sono i nostri talenti. Poi sarà importante canalizzare le nostre forze verso obiettivi davvero sentiti oltre che utili. Ma non ci dirà mai cosa fare, sarà un aiuto a porci solo le domande giuste, tralasciando il superfluo.

Il mental coach apre la mente e ci aiuta a superare ostacoli imposti da noi stessi. Ma soprattutto ci conduce all’autonomia, al riuscire a prendere decisioni da soli, a cavarcela, anche senza il mental coach. Sembra un controsenso ma l’obiettivo del professionista è proprio questo. Una condizione nella quale non si abbia più bisogno di un mental coach.

Si tratta di un personal trainer per la nostra mente, perché ci allena a costruire le situazioni fertili alla crescita, alla visione razionale delle nostre capacità e delle possibilità che ci offre questo mondo.

Ma chi sono questi mental coach? Da dove vengono?

Sono persone che hanno scelto questo percorso di vita, che hanno deciso di accedere ad un corso di formazione per diventare mental coach. Non tutti però sono riconosciuti, dunque è importante fare attenzione all’attestato che produrrà il corso e che possiede il professionista da noi assunto. Questo è fondamentale perché il lavoro del mental coach è molto delicato ed è un bene che la sua formazione sia definita con un metodo chiaro e unitario.

Ti sei forse reso conto di avere bisogno di un mental coach? Abbiamo già qualcosa in comune!

Buona riscoperta!

Alessia Di Maria