In Italia l’obesità infantile colpisce un bambino su quattro; un problema sempre in aumento da non sottovalutare e da tenere sotto controllo. È fondamentale che i bambini facciano una vita sana perché spesso assumono molte più calorie di quanto poi ne vanno a bruciare.

Se avete dubbi sul peso del vostro bambino rivolgetevi immediatamente al vostro pediatra che, vi dirà il suo indice di massa corporea che è uguale al peso in kg diviso l’altezza in metri elevata al quadrato.

Il Ministero della Sanità italiano definisce un bambino obeso se il suo peso supera del 20% quello ideale.

Avete presente quando, alla visita del mese, i pediatri vi parlando di percentile? Ecco quelle sono le percentuali da seguire. La crescita è nella norma se siamo intorno al 50 percentile, più si va sù più aumenta il rischio di obesità. Al 95 percentile un bambino viene definito obeso.

Nella maggior parte dei casi uno dei motivi per cui un bambino tocca l’obesità è il poco movimento, in altri casi, ma raramente, è un fattore ormonale e parliamo di ipotirodismo.

Nell’alimentazione del bambino è giusto che ci siano nelle giuste dosi proteine, calcio, ferro, vitamine.

I primi due anni del bambino sono fondamentali. Più un bambino nella prima parte della sua vita aumenta di peso più ha probabilità di riscontrare problemi d’obesità da adulto.

Oltre all’alimentazione, come dicevo prima, gioca un ruolo fondamentale il movimento. I bambini sono sempre trasportati in macchine, e i primi anni di vita è difficile anche fargli fare attività sportiva specifica. Ma non occorre per forza un sport per fare movimento. Prima di tutto informatevi se nella vostra città ci sono dei corsi sportivi baby, propedeutici. Se cosi non fosse, armatevi di buona volontà e iniziate a fare delle lunghe passeggiate coi vostri bimbi, portateli a correre, a giocare con la palle nei campi.

Ci sono altri fattori che, però, determinano l’aumento dell’obesità infantile:

  • L’abuso di alimenti grassi soprattutto nei fast food;
  • Il tempo trascorso davanti alla tv
  • L’abuso di bibite gassate
  • Spostamenti su mezzi;

Per ultimo ma non meno importante, anzi, è l’esempio. Se noi genitori per primi non seguiamo una dieta varia e sana, non possiamo di certo pretendere che lo facciano anche i nostri figli.

Questo non significa che i bambini non debbano mai sgarrare, è ovvio che un gelato o una pausa al fast food è concessa, ma sempre senza esagerare. Il troppo storpia, come in tutto.

Un consiglio che posso darvi è di creare una sorta di dieta settimanale, in modo da avere chiaro cosa mangerà il vostro bambino. A me ha aiutato tanto soprattutto il primo anno e mezzo di vita.

Un bacione

Valentina