Il mondo contemporaneo è immerso in terminologie conosciute da tempo ma solo oggi attenzionate con interesse, talvolta però senza la dovuta cautela! Sostenibile, ecologico, biologico, ma che saranno mai? E soprattutto, quali sono gli errori che commettiamo più spesso?
Sostenibilità, come tutte le altre parole della lingua conosciuta, ha un significato preciso che però viene spesso confuso e abusato. Partiamo dal suo significato letterale, dal significato del termine! Sostenibilità, nelle scienze ambientali ed economiche, è la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità di quelle future di realizzare i propri (bisogni).
Col tempo gli studiosi hanno sostituito quel “senza compromettere” con ” migliorando”. Modifica doverosa, in un mondo in continua evoluzione, in continuo consumo e progresso. La sostenibilità è quindi una tipologia di sviluppo economica, ma facciamo attenzione. Quando si parla di economia, non si parla solamente di denaro, si parla del generale utilizzo delle risorse. Ma quali sono gli errori che commettiamo spesso nell’associare a una data azione il termine “sostenibile”?
“La sostenibilità è per l’ambiente”. Sarà così?
Parzialmente vero, ma solo perché l’ambiente è il luogo in cui l’uomo vive e dal quale ottiene le risorse. Signori, la sostenibilità gira attorno alle esigenze del presente e del futuro dell’uomo. Non degli animali o delle piante. Tutto il nostro sistema economico gira attorno a noi, quindi quando fate scelte sostenibili non state facendo un favore solamente a questo fantomatico “ambiente” ma principalmente a voi. Se abbiamo detto che l’obiettivo è quello di favorire uno sviluppo che possa garantire alle attuali e alle future generazioni di realizzare i propri bisogni, stiamo parlando della vita dell’essere umano. Ne converrete dunque che porsi in conflitto con la sostenibilità non sia una scelta del tutto ragionevole.
“Biologico è sostenibile”. Sono sinonimi?
Assolutamente no. Il tema della sostenibilità è davvero molto complesso. Proprio per questo è necessario non confondere dei termini che hanno significati differenti, non opposti ma semplicemente diversi. Cosa è “sostenible” l’abbiamo già detto. Ma cosa è biologico? Biologico è, nel gergo comune, qualcosa che non utilizza sostanze chimiche, ma la chimica è qualunque cosa che tocchiamo anche in natura. Dunque è più corretto dire che, ad esempio, una coltivazione biologica non usa sostenze “di sintesi”, cioè sintetizzate artificialmente in laboratorio. Allora biologico e sostenibile sono in antitesi? No, ma è da sottolineare che tendenzialmente una coltura biologica offre una resa minore e, a parità di produzione, con il biologico si ottiene un consumo di suolo maggiore. Consumo di suolo non è sostenibile! Ma per fortuna si stanno facendo notevoli passi avanti nella ricerca e la resa dei prodotti biologici è sempre più alta.
Ma se la risorsa usata è sostenibile, allora anche la produzione lo sarà?
Se in fase di produzione uso una risorsa sostenibile ma l’azienda viene decentrata e spostata lì dove la manodopera non costa nulla perché vengono sfruttati i lavoratori, è sostenibile? No, perché la sostenibilità si occupa dei bisogni dell’uomo e non ci sono uomini più importanti di altri nello sviluppo sostenibile. Senza parlare del fatto che posso utilizzare prodotti a impatto ridotto (perché, udite udite, l’impatto zero non esiste), ma se poi devono arrivare dal Giappone, i costi e le risorse adoperate per portarli qui sono talmente elevati che il gioco non vale la candela.
“Sostenibilità è comprare sostenibile” ne siamo sicuri?
Sostenibilità è non comprare affatto. Il vero dramma della società contemporanea, in particolare occidentale, è il consumismo. Consumiamo una quantità di risorse incredibili. Non basta più acquistare prodotti sostenibili ma è necessario ridurre il consumo per non compromettere il soddisfacimento dei nostri bisogni e di quelli delle future generazioni.
Non è facile, non lo è per nessuno, ma dentro alla definizione di sostenibilità c’è davvero la chiave di tutti i nostri errori e di tutto quello che possiamo fare per noi stessi e per i posteri. Nessuno si aspetta che le nostre vite cambino drasticamente dall’oggi al domani, ma tentare è già un grande passo in avanti.
Alessia Di Maria
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