“Mio figlio vorrebbe un cane” è la frase che volontari, negozianti e allevatori si sentono dire più spesso. La maggior parte delle volte, non tutte, infatti,il desiderio di accogliere un cane in famiglia nasce dalla richiesta del figlio.
“Mio figlio vorrebbe un cane”: ha inizio tutto da lì. E se vi trovate davanti ad una persona professionale e sincera la prima cosa che farà è avvertirvi dei pro e dei contro di avere un cane in famiglia, a partire dall’educazione del cane. Non perché voi possiate ispirare poca fiducia, ma perché questo motivo è spesso correlato da inesperienza e dal solo desiderio di accontentare il bambino o la bambina. Diffidate dunque da chi vi accoglierà a braccia aperte senza fare domande. Anzi, sappiate che ci sono almeno cinque questioni da non sottovalutare prima di esaudire i desideri dei vostri figli.
Tempo. Peziosissimo, fugace tempo.
Può sembrare una sciocchezza, ma non lo è affatto. Un cane, come sicuramente saprete già, non è un elemento d’arredo, da posare in un angolo con la sua cuccia. Non è già addestrato, non è già abituato a vivere con voi. Che sia cucciolo o già adulto, che abbia o no delle sue abitudini, dovrà comunque imparare le vostre e questo necessita di tempo. Non che il tempo scorra ma che ne passiate tanto insieme a lui o lei. Il cane in famiglia dovrà imparare a non sporcare dentro, dovrà assimilare le regole della casa da voi, così da prendervi come punto di riferimento e, senza dubbio, vorrà anche starci ogni tanto con voi. Ma soprattutto anche vostro figlio dovrà essere pronto ad essere autoritario senza esagerazione, ad essere paziente e coerenza.
Il lavoro non è incompatibile con l’avere un cane, ma sicuramente una scelta saggia è quella di prenderlo in un momento di vacanza, durante le ferie o delle festività. La famiglia sarà unita e potrete dedicargli molto tempo in questa fase delicata dell’arrivo a casa. Sia per avete attenzioni al cane ma soprattutto per valutare il comportamento di vostro figlio con il cane. Senza contare che sicuramente avrà poi necessità di fare i suoi bisogni, mangiare e divertirsi un po’ con voi e questo per tutta la vita!
“Mio figlio vorrebbe un cane”. Sì, ma dove lo mettiamo?
Lo spazio del cane non è un fattore da sottovalutare. Malgrado il vostro cane abbia come unico desiderio assillante quello di stare con voi, fatta eccezione per delle razze molto indipendenti, ha comunque bisogno di certi spazi. Intanto ha bisogno di un angolo (almeno uno) che lui possa scegliere come “cuccia”.
Potrebbe bastare mettere da qualche carte una cesta, ma sappiate che probabilmente il “suo” posto lo sceglierà da solo. Lo spazio del cane è un fattore fondamentale da considerare. Inoltre ci sono delle razze che hanno bisogno di muoversi molto spesso quindi è preferibile avere un giardino o la possibilità di portarlo a correre in un parco per cani.
Educazione e self control, due fattori da considerare approfonditamente.
Sicuramente avete un figlio e l’avrete educato benissimo ma… il cane? Badate, non è la stessa cosa. Il cane sarà in grado di comprare il vostro consenso con uno sguardo languido e qualche gesto e, credetemi, non sbagliano un colpo! “Mio figlio vorrebbe un cane”, ma… abbiamo il tempo o la pazienza per l’educazione del cane o per portarlo a fare delle attività che favoriscono la sua disciplina? Abbiamo sufficiente self control da non viziare il cane tanto da farlo crescere totalmente maleducato?
La convivenza, se non basata su una buona educazione e sulla coerenza di grandi e piccini, rischia di diventare difficile. Ma questo più che un motivo per cui non prendere un cane deve essere una consapevolezza profonda, tanto da lavorare su se stessi in funzione dell’arrivo di un nuovo membro familiare.
“Mio figlio vorrebbe un cane” ma quanto costa?
Può costare poco, può costare tantissimo, ma chi ce lo dice? Nessuno. Perché nessuno saprà se il cane vivrà senza problemi o se gli verranno malattie, avrà incidenti e via dicendo. Possiamo anche adottarlo un cane, ma se poi non siamo disposti a spendere dei soldi per lui o se non possiamo, ha senso accoglierlo in casa senza garantirgli delle cure? O anche banalmente visite mediche di routine e una sana alimentazione?
Riflettete, meditate e fate sempre scelte consapevoli, soprattutto quando non si parla di mobili ma di esseri viventi. Perché nonostante ci sembri di fare la cosa più bella del mondo accontentando un figlio desideroso di un cane, proprio la debolezza del vederlo disperato o in lacrime potrebbe farci fare delle scelte affrettate che sono sempre nemiche della ragione.
Alessia Di Maria
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