Direttamente dalle vacanze in montagna, vi parlo di “Lost dog. Una storia d’amore”, libro scritto da Kate Spicer e nel quale racconta la vera storia d’amore con il suo cane Wolfy.
Questa lettura mi è stata proposta da Sperling & Kupfer con una premessa: accettare se realmente amante degli animali. Quindi eccomi qui a parlarvi di “Lost dog. Una storia d’amore”, un libro che racconta di come l’amore di un cane può cambiare in meglio e persino stravolgere la vita di una persona; una storia che racchiude in sé un universo di fragilità, disperata speranza e forza.
Titolo: Lost dog. Una storia d’amore
Autore: Kate Spicer
Genere: Narrativa
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 7 luglio 2020
Trama:
L’amore non è gratuito, crea dipendenza. Ma una delle migliori: quella che ti salva. Kate Spicer, a quasi cinquant’anni, è una giornalista inglese di successo e ha un compagno che le sta accanto con incredibile pazienza.
Eppure si sente incompleta, avverte un vuoto che cerca di colmare da anni e che l’ha fatta precipitare in una spirale devastante di droga e alcol.
Dopo l’ennesima nottata di eccessi, capisce che è il momento di smettere e di riprendere in mano le redini della propria esistenza. Decide di provare a riempiere quel vuoto adottando Wolfy, un buffo lurcher spelacchiato che le fa ritrovare la serenità e la gioia di vivere. Un giorno, però, il peggiore incubo di ogni padrone diventa realtà anche per Kate: Wolfy fugge da casa senza lasciare tracce.
Temendo di aver perso il suo più caro amico e il timone che aveva ridato una direzione alle sue giornate, Kate si lancia in una ricerca disperata per le strade di Londra – imbattendosi in un’umanità variegata e stupefacente, fatta di sensitivi, blogger e misteriosi jogger di mezzanotte – e mette in moto una massiccia campagna social per ritrovarlo, ottenendo un inaspettato supporto.
La storia di Kate e Wolfy diventa presto la storia di molti, di una comunità che si unisce. E mentre tutti si stringono intorno a Kate, lei con il passare dei giorni inizia a cedere sotto il peso della mancanza. Perdere Wolfy vorrebbe dire perdere non solo un compagno di avventure, ma anche un po’ se stessa, la parte più bella. Riuscirà a salvarlo come lui ha fatto con lei?
Celebrazione di un riscatto personale al femminile e un tassello in più nello straordinario rapporto tra esseri umani e animali, Lost Dog. Una storia d’amore è un libro brillante e commovente che ha conquistato cuori e classifiche e che diventerà presto un film.
Recensione:
Kate Spicer per chi non lo sapesse è una delle più apprezzate giornaliste lifestyle del Regno Unito, comparsa in diverse trasmissioni televisive, negli ultimi dieci anni ha realizzato tre documentari di successo e, ultimamente, ha pubblicato il suo primo libro di cui è protagonista insieme al suo lurcher Wolfy.
“Lost dog. Una storia d’amore”, è subito diventato un bestseller del Sunday Times ed è anche stato inserito dall’Indipendent tra le trenta storie vere da leggere assolutamente nella vita. Cosa rende così speciale questo libro? Oltre al grande amore verso gli animali che traspare in ogni pagina, io credo che lo stile narrativo e il completo mettersi a nudo dell’autrice, nonostante la notorietà, sia la risposta.
Kate Spicer ha adottato il suo Wolfy in un momento particolare della sua vita privata che, con “Lost dog. Una storia d’amore”, ha deciso con coraggio di rendere pubblica lanciando un messaggio forte: l’amore crea dipendenza ma può davvero salvarti la vita, anche quello verso un cane che – chi vive con un cane non può che essere d’accordo – non è solo un cane!
L’insoddisfazione personale può sfociare in gravi dipendenze, come quelle verso alcol e droga, è di questo che Kate Spicer ci parla nella prima metà del suo libro, e lo fa con una narrazione così dettagliata – appunto perché racconta parte del suo vissuto – da permettere al lettore di immedesimarsi subito nello stato d’animo di chi ha una dipendenza. La frenesia di pensiero d quando si è appena assunta una dose, lo stato confusionale, il maremoto di emozioni contrastanti che subentrano mano a mano, il down del giorno successivo che è causa di malessere e di apatia. I rimorsi tuttavia non sono forti da far comprendere che un’altra dose non è la soluzione.
In Kate Spicer, protagonista nonché scrittrice di questa storia, c’è una profonda insofferenza e rabbia verso la serenità degli altri, delle persone che la circondano che sia il suo stesso partner, e che lei per motivi ben precisi, ma che non riesce ad affrontare davvero, non è capace di conquistare. Così pensa che la droga e l’alcol siano la giusta punizione per chi pur volendole bene non si accorge dei complessi di inferiorità, anzi le vengono fatti pesare involontariamente, e sui quali lei si sforza di ironizzare come autodifesa.
Nella vita di Kate Spicer mancava qualcosa, qualcuno su cui riversare tutto il suo amore e le sue attenzioni, che fosse in un certo senso dipendente da lei e le desse un motivo per responsabilizzarsi. Per uscire dal tunnel della droga sentendo invece l’esigenza di restare lucida. Ed è qui che entra in gioco Wolfy, quasi per caso, un lurcher dagli occhi vispi e dal pelo folto che stravolgerà la vita di Kate arricchendola di nuovi ritmi, stimoli, una routine che le fa bene, facendola sentire parte di qualcosa e dandole la possibilità di riversare su di lui tutto quell’amore che Wolfy contraccambia.
Chi ha, o ha avuto un cane come compagno di vita sa perfettamente quale forte sintonia si viene a creare.
L’euforia di essere insieme, lo stato di benessere nello starsene accoccolati sul divano, quella sorta di fierezza nel passeggiare insieme, la gioia nel di tornare a casa e vedere la stessa negli occhi del proprio cane che ci stava aspettando. La serenità nel sapere che il nostro cane è al sicuro… Ma cosa capita quando questo non è più una certezza?
Io non voglio nemmeno pensare a come mi sentirei se la mia Yorkie dovesse per qualche ragione scappare, perdersi come Wolfy in una grande città come Londra, tuttavia nella seconda metà di “Lost dog. Una storia d’amore” mi sono ritrovata a pensarci spesso immedesimandomi nell’autrice che per cercare il suo lurcher ha mobilitato il web e non solo; le ha tentate tutte con disperata speranza!
Wolfy le aveva dato un motivo per smetterla di farsi del male con droghe e alcol, e quando lui è sparito Kate Spicer ha scoperto di avere dentro di sé una grande forza, determinazione e grande coraggio. Wolfy, con il suo amore, l’ha soltanto aiutata a rendersene conto.
La narrazione, come vi dicevo, è dettagliata e abbastanza frenetica. Questo la rende più verosimile, di facile immedesimazione tuttavia richiede forse maggiore concentrazione, pertanto non si tratta di una lettura veloce. “Lost dog. Una storia d’amore” è davvero un libro adatto agli amanti degli animali, in quanto le vicende dall’arrivo di Wolfy sono concentrate quasi unicamente su lui, e sulla nuova vita di Kate condivisa con il suo cane, eccetto pochi flashback o breve parentesi su amici/conoscenti/familiari e quartieri di Londra. Ho trovato la seconda parte del libro più lenta rispetto alla prima ma carica delle giuste emozioni che tengono alta l’attenzione del lettore, avrei invece snellito la parte centrale che a volte si perde in troppi contorni poco utili ai fini del racconto.

Sono Cinzia, CEO e SEO Copywriter di Tratto Rosa. Gestisco la strategia del sito, coordino il team editoriale e ottimizzo i contenuti per migliorarne la visibilità online.