Vi è mai capitato di sentirvi smemorati e incapaci di ricordare un numero di telefono? O di andare a fare la spesa, dimenticandovi la metà delle cose da comprare?
Oggi cercherò di spiegare in breve come questi episodi non siano poi così anomali, ma tipici del funzionamento della memoria.
Si pensava all’inizio che ci fosse un vero e proprio magazzino della memoria. Un grande magazzino in cui le informazioni venivano impilate, a volte in modo ordinato, a volte alla rinfusa.
Possiamo usare questa metafora in alcuni contesti, ma non è sempre valida. Non c’è un vero luogo fisico del cervello preposto alla memoria, bensì ve ne sono molti.
Siamo in vacanza. Alla radio passano il tormentone spagnolo del momento, noi abbiamo appena sorseggiato un bel tè ghiacciato e stiamo magari leggendo un buon libro in riva al mare. Come ricorderà il nostro cervello questa esperienza? Con nostalgia, ovviamente. Ma a parte questo, il ricordo si scomporrà a vari livelli, nel rumore del mare, nella lettura del libro, nella musica, nel sapore del tè, nella sensazione generale di benessere. Quando però noi ripenseremo a quel momento, il nostro cervello automaticamente lo ricomporrà per noi. A volte alcuni dettagli gli sfuggiranno, altre no.
Questo perché per consolidare la memoria è necessaria una costante ripetizione del contenuto che vogliamo ricordare.
Ecco perché prendendo il numero alla posta ce lo dimentichiamo continuamente e dobbiamo ricontrollarlo mille volte, invece le parole di una canzone che abbiamo amato da piccoli le ricordiamo a memoria.
Eppure il segreto non è imparare a memoria le cose, oppure ripeterle fino allo sfinimento. È come essere nel suddetto grande magazzino e imparare a memoria dove si trovano tutti i prodotti. Qualcosa sfuggirà sempre. Invece per ricordare davvero bisogna “manipolare” il ricordo e riprenderlo da varie angolazione.
Per esempio una poesia, piuttosto che cercare di ricordarne le parole esatte, bisognerebbe immaginare con la mente la scena. Il contenuto “visivo” della memoria è uno di quelli più forti e salienti, ecco perché lo ricordiamo più facilmente.
Vi invito a fare esperimenti su di voi. Sperimentate quale cose ricordate meglio, musica, suoni, odori, profumi. Perché è quella la modalità con cui preferenzialmente la vostra mente cataloga le informazioni ed è dunque quella su cui dovreste fare affidamento per cercare di ricordare anche le cose nuove.
Tratto Rosa, dal 2015, è sinonimo di impegno e qualità editoriale. L’obiettivo è creare contenuti che riflettano una vasta gamma di interessi e passioni.