Riprendiamo la rubrica di psicologia con uno degli argomenti che, come avrete ormai capito, mi sta più a cuore. La paura, questa maledetta. Oggi vi parliamo delle tecniche che aiutano a ridurre la paura.

Spero più avanti di poter entrare più nel dettaglio, facendo una serie di articoli specifici sulle fobie. Intanto cercherò di illustrare tecniche semplici che vi possano aiutare se siete presi dal panico.

Ovviamente parliamo sempre di panico controllato, non di quelli che ti sembra di morire e che il mondo sta per finire. Gli attacchi di panico in piena regola sono infatti un argomento più delicato e clinico. Non possono essere affrontati e discussi in modo semplicistico, ma richiedono un ambiente più protetto e tranquillo.

Questo articolo è invece rivolto a chi soffre di quel genere di fobia che non è clinica, ma quasi. Quel genere di fobia che ti fa credere di essere impazzito ed esagerato. Quella che ti fa denigrare te stesso e deprimere, perché nonostante sembra essere “una cosa stupida, da nulla”, ti crea comunque problemi. Come quando cammini per strada e un piccione ti passa davanti. E siccome tu sei terrorizzata dagli uccelli, finisci con l’urlare in modo così isterico che la gente si guarda intorno, credendo che ci sia un cadavere da qualche parte. O che la fine del mondo è vicina.

Che fare quando siamo paralizzati dalla paura?

Ci sono diversi approcci terapeutici per trattare la paura e funzionano in modo davvero individuale. Tuttavia posso dare alcuni suggerimenti più pratici e fruibili quotidianamente.

  • Primo. Quando siete tranquilli a casa vostra, in una situazione protetta, vi consiglio di familiarizzare con l’oggetto delle vostre fobie. Iniziate da alcune immagini online, o video simpatici se li trovate. Questo vi aiuterà a ridimensionare un po’ nella vostra testa il senso di spaventoso dell’origine della vostra paura.
  • Secondo. Razionalizzare la paura è lo step più difficile, ma non impossibile. Dove entrare nel meccanismo mentale che funziona così “Ok, ho paura. Ma posso ancora muovermi e fare quello che stavo facendo.”
  • Terzo. Non sminuite voi stessi perché avete paura di qualcosa. Non vi rende meno “umani”, anzi! Vi rende chi siete. E se state pensando “Ma a me la persona paurosa che sono non piace” e volete cambiare, va bene. Ma non fate di questa paura un mantra. Non è svalutando la paura e voi stessi, che imparerete a superarla, bensì la renderete più subdola e più forte. La paura fa parte di chi siete, come il colore dei vostri occhi e dei vostri capelli. Dovete imparare ad accettare questa vostra caratteristica e poi capire come modificarla. Come quando si va dal parrucchiere e si cambia stile, piega, colore e taglio.
  • Quarto. Avvicinatevi con cautela all’oggetto delle vostre ansie. Come se doveste addomesticare una bestia selvaggia. Con molta calma, senza gesti inconsulti e un centimetro alla volta. E se la vostra paura non è data da qualcosa di tangibile, ma da una situazione (il buio o la piazza affollata o l’ascensore), iniziate questo lento addomesticamento in compagni di una persona di cui vi fidate al cento per cento. Qualcuno che vi guidi, senza sarcasmo.

Queste sono solo alcune delle tecniche che possono essere utilizzate per sconfiggere le vostre fobie. Tuttavia, se doveste mai avere bisogno di un’ulteriore confronto, parlare con uno psicologo è sempre un ottimo punto di partenza.

Alla prossima!