Carlotta Delicato, solo 21 anni e un grandissimo talento nell’arte della cucina. E’ lei la vincitrice di Hell’s Kitchen Italia, il cooking show condotto dallo Chef stellato Carlo Cracco. 

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 La finale di Hell’s Kitchen è andata in onda due giorni fa: Carlotta ha dovuto sfidare Amalia, Guglielmo e Kristian (intervista a Kristian  Simoni Qui). E alla fine, Carlotta Delicato, ha avuto la meglio divenendo la prima donna a vincere l’edizione Italiana. “Una figata!”, riportando le sue stesse parole dopo la vittoria!

Carlotta Delicato aveva iniziato l’avventura nella cucina infernale un po’ in sordina. Tra le fila della cucina rossa, le sue compagne sottovalutarono fin da subito il suo talento e la sua creatività. E nella brigata blu le cose non sono andate diversamente, non subito almeno. Una squadra di uomini che la vedevano come la piccolina con poca esperienza lavorativa, ma Carlotta ha dimostrato di avere una grande dose di grinta. Con le sue sole forze è riuscita ad emergere e a farsi notare da Carlo Cracco dimostrandogli di avere ottime capacità culinarie e di leader. Convincendolo a tal punto da vincere il titolo di Executive Chef! 

Noi abbiamo contattato Carlotta e lei, gentilissima e davvero molto disponibile, ci ha concesso un’intervista.

Intervista:  

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Com’è nata l’idea di partecipare ad Hell’s Kitchen? Lo hai deciso da sola, o sei stata invogliata da qualcuno a te caro?

Carlotta: E’ stata l’accademia di cucina che ho frequentato (accademia italiana chef) a propormi di inviare il curriculum per le selezioni. 

Quello che è stato evidente fin da subito, è la tua grande passione per la cucina. Le tue idee sono innovative, delicate e raffinate. Quando è nato l’amore per questo lavoro?

Carlotta: La passione per la cucina è nata quando avevo più o meno 14 anni, è iniziato per necessità poi è diventata una passione.

Tornando alla tua partecipazione al programma. Tu sei la vincitrice, adesso è ufficiale: cosa si prova nel momento in cui la mano è sulla maniglia di quella porta che non sai se si aprirà?

Carlotta: Un turbinio di emozioni. La domanda più grande è stata “Come cambierà la mia vita uscendo da questa porta, cosa farò?”

La prima cosa che ti è passata per la mente quando hai realizzato che la porta a cui accennavamo prima, si era aperta e che quindi eri tu la vincitrice di Hell’s Kitchen.

Carlotta: Niente in particolare, continuavo a ripetermi “Ho vinto, ho vinto!”

Facendo un passo indietro, tu hai iniziato il tuo percorso nella brigata rossa. Poi, sei approdata alla brigata blu. Che ricordo ti porti dei tuoi compagni? C’è qualcuno che ha un posto speciale nel tuo cuore?

Carlotta: Ci sono stati alcune persone molto leali e disponibili, altre, invece, un po’ meno. Ricordo con piacere Roberta, Paola, Shaban e Guglielmo.

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Cosa pensi abbia visto in te Carlo Cracco, al di là delle tue evidenti doti culinarie.  Ha scelto te come Executive chef, qualcosa lo ha colpito più degli altri. Cosa?

Carlotta: Sicuramente la determinazione, l’educazione e il rispetto ma anche la creatività.

Che insegnamento ti porti dietro da questa esperienza? E Com’è cambiata Carlotta dopo la partecipazione a Hell’s Kitchen?

Carlotta: Ho imparato che non bisogna mai tirarsi indietro, mai mollare, cederci fino alla fine. Altra cosa importante è non smettere mai di imparare. Carlotta dopo questa esperienza non è cambiata, è cresciuta. 

Se dovessi parlare ai concorrenti della prossima edizione, quale consiglio ti sentiresti di dare?

Carlotta: Direi loro di non pensare alle “strategie”, di non provare a costruirsi un personaggio ma di giocarsela a viso aperto

Come avevi immaginato la finale? Hai detto più volte che Guglielmo è stato un po’ come un maestro per te. Avresti mai immaginato che sareste stati voi due a contendervi il titolo di terzo Executive Chef?

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Carlotta: No, non lo avevo proprio immaginato. Però sono contenta che sia andata così, Guglielmo era un avversario preparato ed essere riuscita a superarlo ha dato un valore aggiunto alla vittoria.

Carlotta, il tuo è stato un percorso di crescita. Ti sei messa in discussione e hai faticato per farti notare dai tuoi compagni che forse non pensavano tu potessi essere un avversario temibile. Rifaresti il percorso allo stesso modo o cambieresti qualcosa?

Carlotta: Rifarei tutto allo stesso modo. Forse proprio il fatto che i miei compagni mi abbiano sottovalutata all’inizio mi ha permesso di arrivare in fondo

Una vittoria conquistata e meritata, quella di Carlotta Delicato! Non ci resta che complimentarci ancora con lei augurandole una splendida carriera nel mondo della ristorazione.